Novità in casa Stellantis: il Governo italiano ha aperto alla possibile concessione di nuovi aiuti, ma ha anche posto una condizione.
Ancora non è ben chiaro quale sarà il futuro del Gruppo Stellantis in Italia, ma dal Governo è arrivato un annuncio molto chiaro: a parlare è stata Giorgia Meloni in prima persona. Il Presidente del Consiglio ha le idee molto chiare: farà la sua parte in un caso e ad una condizione.
Previsto per quest’oggi il tavolo con i ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Giancarlo Giorgetti (Economia) e Marina Elvira Calderone (Lavoro) insieme ovviamente a una delegazione inviata da Stellantis, guidata da Jean-Philippe Imparato che è la responsabile per il gruppo europeo. Tanto potrà passare per questo incontro, anche perché il settore automotive sta vivendo una crisi profonda e complicata da gestire, ma il Presidente del Consiglio e i suoi ministri hanno già preso una decisione abbastanza netta.
Se il Governo dovesse impegnarsi a mandare fondi statali, allora Stellantis dovrebbe rispondere di rimando alle richieste mosse per evitare che salti tutto il banco. Anche perché a rimetterci sarebbero gli stessi lavoratori già in una condizione di fortissima precarietà.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Giorgio Meloni ha dichiarato in via ufficiale: “Valutiamo ogni caso economico nel merito. Vale per Stellantis come per qualsiasi altra azienda che opera in Italia. Se l’approccio è costruttivo e se c’è la volontà di mantenere fabbriche e posti di lavoro, allora saremo pronti a fare la nostra parte”. Insomma, la volontà è chiara: si possono concedere i fondi economici, ma soltanto se non saranno fatti più tagli al personale e se si investirà anche nelle fabbriche.
Quanto accaduto a ridosso di questo Natale 2024, con i licenziamenti comunicati via lettera dall’azienda ai suoi operai e poi ritirati, ha decisamente catturato l’attenzione. A Trasnova ben 249 lavoratori hanno rischiato di perdere il posto lavoro per la volontà unilaterale della Casa, che ha infine cambiato idea ed è tornata sui propri passi. Ma quanto durerà? Al momento il contratto è stato rinnovato per un altro anno ma i lavoratori sono tutt’altro che tranquilli. La speranza è allora quella che soprattutto l’intercessione del Governo possa cambiare in maniera radicale le carte in tavola.