Stellantis, boom fuori programma: la decisione che cambia tutto - Foto ANSA (Allaguida.it)
L’ultim’ora può davvero cambiare completamente lo scenario per Stellantis: il gruppo può fare il boom, non se l’aspettava nessuno.
Stellantis sta lavorando sodo per cercare di rilanciarsi in questo 2025. Il gruppo nato dalla fusione tra Fiat e Chrysler, che controlla molti marchi storici, ha in programma molte novità per mettersi alle spalle un anno complicato e puntare a un netto incremento degli introiti. Proprio in queste ore è arrivata una notizia che potrebbe dare un vantaggio importante alla holding. La svolta per Stellantis è rappresentata dalle nuove piattaforme ‘Multienergy’ che si trovano negli impianti della holding multinazionale.
Su queste basi tecniche volle fortemente puntare l’ex amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, che evidentemente aveva visto nelle piattaforme ‘Multienergy’ un certo potenziale per il futuro. Ma in cosa consisterebbe questo vantaggio? Tutto dipende da cosa vorrà realmente fare l’Unione Europea dal 2035 in poi. Al momento sembra confermata la scelta di puntare sulle sole auto elettriche, ma da qualche tempo è in discussione anche un altro possibile approccio, ovvero la ‘neutralità tecnologica’.
Questa ipotesi consentirebbe di continuare a vendere nei mercati europei anche vetture ibride. Proprio in tal senso Stellantis potrebbe sfruttare le piattaforme ‘Multienergy’ per avere un vantaggio competitivo importante sulla concorrenza. La ‘neutralità tecnologica’ sta trovando sempre più consensi: il numero uno di Mercedes-Benz, Ola Kallenius, ha detto chiaramente che è il mercato a guidare il processo di decarbonizzazione.
Non possono quindi esserlo le multe, come precisa lo stesso Kallenius facendo chiaramente riferimento alle possibili pesanti sanzioni che andrebbero a colpire i produttori che non rispettano i nuovi limiti relativi alle emissioni di CO2. Molto si capirà il prossimo 5 marzo, quando la Commissione UE fornirà un quadro più dettagliato in merito al Green Deal automotive.
In Italia, come accennato, gli stabilimenti possono contare su queste piattaforme e pertanto partirebbero avanti nel caso in cui davvero in UE si decidesse di cambiare rotta. La piattaforma STLA Multienergy ‘Medium’ è sbarcata a Melfi, mentre a Cassino la versione ‘Large’ farà da base alle nuove Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, invece, avrà presto la piattaforma Small.
In prima fila, in caso di ‘neutralità tecnologica’, non ci sarebbe solo Stellantis. BMW ha preso questa strada con la strategia ‘Power of choice’ che prevede dal 2028 anche il lancio di auto con motori a idrogeno. Anche un altro colosso come Toyota è sulla stessa lunghezza d’onda.