Il gruppo, al quale appartengono anche Fiat, Lancia e Alfa Romeo, entra a far parte delle case impegnate nella sfida dei taxi volanti: ecco il modello firmato Stellantis.
Un futuro in cui le città sono invase dalle auto volanti appartiene ancora ai film di fantascienza, ma spostarsi in cielo invece che sull’asfalto non sembra essere più una prospettiva così remota. Merito delle grandi case automobilistiche, sempre più impegnate nello sviluppo di velivoli da far librare in aria per trasportare le persone aggirando così il traffico sempre più congestionato e accorciando i tempi di percorrenza per gli sportamenti.
L’ultima grande casa automobilistica in ordine di tempo a gettarsi su business dei cosiddetti taxi volanti, ossia quei velivoli nati con il chiaro intento di trasportare facoltosi clienti da un capo all’altro della città, è il gruppo Stellantis che al 54esimo Paris Air Show, ossia il Salone Aeronautico che si tiene nella capitale francese, in programma dal 19 al 25 giugno, farà debuttare il suo Midnight eVTOL sviluppato in partnrship con l’americana Archer.
Che il futuro della mobilità sia in cielo lo dimostra il fatto che ormai moltissime aziende specializzate nella produzione di auto hanno nei loro programmi anche i cosiddetti taxi volanti; entro pochi anni, infatti, il mondo potrebbe essere popolato da una serie di velivoli del futuro a decollo e atterraggio verticale tra cui proprio quello firmato da Stellantis e Archer, un vero e proprio gioiello di tecnica che potrebbe rivoluzionare il mondo dei trasporti.
Il Paris Air Show – dedicato alle ultime innovazioni e alle tecnologie emergenti nel campo degli eVTOL – riunisce i protagonisti del settore, impegnati in una tre giorni di discussioni sullo stato della mobilità aerea avanzata e sul suo impatto sul futuro del settore aerospaziale. Nell’area Air Mobility, all’interno del padiglione 5 dell’aeroporto Le Bourget, sarà quindi possibile ammirare i primi frutti di una partnership annunciata a gennaio 2023 che vede Stellantis apportare i capitali necessari al progetto, ma anche “tecnologie e competenze avanzate nell’ambito della produzione” e personale esperto. La californiana Archer, invece, si è occupata principalmente della fase di progettazione, sviluppo, certificazione e commercializzazione del Midnight eVTOL che si presenta come un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale con dodici eliche mosse da altrettanti motori elettrici e alimentati da sei batterie.
Il nuovo velivolo, che dovrebbe vedere la commercializzazione a partire dal 205, ha come obiettivo dichiarato quello di garantire voli di andata e ritorno su tratte di 30 km con un tempo di ricarica di 12 minuti con a bordo un pilota e quattro passeggeri con i rispettivi bagagli, specialmente in ambiti urbani. La velocità sarà di 240 km/h con il mezzo che può toccare i 160 km di autonomia, mentre i costi di viaggio sono paragonabili a quelli del “ride sharing” su strada. Una unione, quella tra i due gruppi, che è destinata a consentire una rapida ascesa della produzione del velivolo per soddisfare i piani di commercializzazione di Archer, permettendo al contempo alla stessa compagni americana di rafforzare il proprio percorso verso la commercializzazione, aiutandola a ridurre la spesa di centinaia di milioni di dollari durante la fase di avvio della produzione.
Con i taxi volanti, quindi, potrebbe svilupparsi un nuovo concetto di mobilità facendo spostare i trasporti dalla terra al cielo: sono sempre di più, infatti, i gruppi automobilistici che stanno intraprendendo questo tipo di percorso aprendo nuovi scenari e nuove possibilità non solo per le aziende, ma anche per i futuri consumatori, pronti a solcare i cieli per muoversi da un capo all’altro della città abbandonando i tradizionali mezzi per spostare cosi la propria attenzione verso nuovi orizzonti ancora tutti da scoprire.