Un’auto elettrica al prezzo di una citycar tradizionale: nel mercato dei SUV sta per arrivare una rivoluzione firmata Stellantis
Sembrava impossibile fino a ieri, eppure sta per diventare realtà. Nel mare magnum delle auto elettriche, dove i prezzi spesso fanno girare la testa, sta per emergere una proposta che cambierà le carte in tavola. E la sorpresa più grande?
Arriva proprio da Stellantis, il colosso italo-francese che ha deciso di giocare una partita completamente diversa. Come un prestigiatore che estrae dal cilindro il coniglio più inaspettato, il gruppo ha svelato il suo asso nella manica: un SUV elettrico che costa quanto una Panda.
Aspettative sconvolte
La storia ha dell’incredibile e parte da lontano, dalla partnership con il costruttore cinese Leapmotor. Il risultato è la B10, un SUV elettrico che in Cina partirà da 14.050 euro. Un prezzo che fa stropicciare gli occhi, come quando al supermercato si trova l’offerta dell’anno. Ma non è un’auto spartana, tutt’altro.
Pensate a un salotto su ruote, ma senza fronzoli inutili. L’abitacolo respira minimalismo da ogni angolo. Niente pulsanti a profusione, niente orpelli superflui. Solo uno schermo che sembra galleggiare sulla plancia, un volante essenziale con due rotelle di comando, e una console centrale che nasconde due postazioni per ricaricare lo smartphone. Semplice, pulito, funzionale.
Le dimensioni? Quelle di un vero SUV: lungo quasi quattro metri e mezzo, largo quasi due. Spazio in abbondanza per famiglia, bagagli e pure per qualche sogno di viaggio. E a proposito di viaggi, l’autonomia dichiarata supera i 600 chilometri. Come dire: Milano-Roma senza pensieri, con ancora un po’ di energia per girare nella capitale.
Il motore non scherza: nella versione base offre 132 kW, che diventano 160 nella versione più pepata. La velocità massima si ferma a 160-170 chilometri all’ora, più che sufficienti per ogni esigenza. E per chi ama la tecnologia, i modelli top monteranno pure il Lidar e tutti i sistemi di assistenza alla guida che ci si aspetta da un’auto moderna.
La produzione partirà dalla Cina nei primi mesi del 2025, per poi sbarcare in Europa dallo stabilimento polacco di Stellantis. Una strategia intelligente per mantenere i costi bassi senza rinunciare alla qualità europea. Come un ponte gettato tra due continenti, la B10 unisce il meglio dei due mondi: prezzi competitivi e know-how occidentale.
Nel panorama attuale, dove un’auto elettrica costa spesso quanto un monolocale in periferia, la B10 potrebbe davvero rappresentare quella svolta che tutti aspettavano. Come quando arrivò la 500 negli anni del boom economico, questa piccola rivoluzione silenziosa potrebbe aprire le porte dell’elettrico a chi finora lo guardava solo da lontano, con un misto di desiderio e rassegnazione.