Tutti sanno che esiste, ma in pochi prestano attenzione. Ecco perché sarebbe invece importante tenere monitorata la patente a punti.
Tutti gli automobilisti ne sono a conoscenza, tuttavia non le si dà il peso che meriterebbe. Stiamo parlando della patente a punti, introdotta in Italia nel lontano 2003 con l’obiettivo di scoraggiare chi è al volante dal commettere infrazioni. Si parte da un punteggio di 20 e se infrange il Codice della Strada, a seconda della gravità, si subisce una decurtazione.
Diciamoci però la verità. Chi mai va a controllare quanti gliene sono rimasti? Non è certo un’azione che si fa abitualmente, specialmente se si sa di non aver ricevuto multe, ed invece è un errore. Non bisognerebbe mai perdere d’occhio il conto a nostro favore, anche per regolarci quando siamo alla guida e soprattutto per evitare di cadere dalle nuvole, qualora ci venisse ritirata la licenza dalle forze dell’ordine.
Tornando al meccanismo che anima il sistema regolato dall’articolo 126 bis del CdS, più violazioni si compiono, più sarà facile vedere il punteggio regredire fino ad azzerarsi. Se invece si è integerrimi, ogni due anni si vedrà la somma salire fino ad un massimo di 30 punti. Una sorta di bonus condotta, per spronare ulteriormente i guidatori a rispettare la normativa.
E’ importante dire che nel caso il saldo fosse calato, entro i ventiquattro mesi successivi verrà ripristinato a patto di non aver ricevuto sanzioni. Ma cosa succede se si è esaurita tutta la disponibilità?
Purtroppo per chi dovesse trovarsi in questa situazione, dovrà tornare sui banchi di scuola e sottoporsi all’esame di teoria, o meglio di revisione. La stessa trafila toccherà anche a colui o colei che dovesse rendersi protagonista di una prima infrazione da almeno 5 punti, seguita nell’arco di un anno da altre due altrettanto gravi.
Se ci si rende protagonisti di un’infrazione multipla, i punti sottratti non potranno essere più di 15, purché non gravi a sufficienza da comportare la revoca o la sospensione della patente.
Per quanto riguarda i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la licenza da non più di tre anni, il regolamento è molto più recente ed infatti è stato introdotto solo nell’agosto 2010. In questo caso ogni anno “pulito” porta con sé un punticino in più. Al contrario, se viene infranto il Codice, la decurtazione avrà valore doppio.
Vediamo ora come funziona il passaggio burocratico. L’organo di appartenenza dell’agente che ha certificato la violazione avrà 30 giorni di tempo dell’avvenuto pagamento della sanzione pecuniaria o la conclusione di eventuali ricorsi, per comunicare il fatto all’anagrafe nazionale dedicata a chi è ammesso alla guida.
Dunque, quali sono gli errori gravi che ci possono costare una pena di questo tipo? Se si hanno le luci spente o si usa impropriamente i fari salta 1 punto. Se si sosta in spazi dedicati a mezzi pubblici o disabili, se non si usa il triangolo di segnalazione in caso di panne o si violino le prescrizioni per autostrada e superstrada, ne vengono tolti 2.
L’uso degli abbaglianti nelle zone vietate o il mancato rispetto della distanza di sicurezza da determinati mezzi, portano ad un -3. Procedere contromano ne fa perdere 5 e superare il limiti di velocità di 60 km/h 6. Ne spariscono 8 se si causa un incidente stradale a seguito di un’infrazione o se non si dà la precedenza ai pedoni. 10 invece se si ha una condotta di guida pericolosa.
Per controllare il proprio saldo occorre visitare il Portale dell’Automobilista, oppure contattare gli uffici dell’ACI, accedere alla app iPatente o comporre il numero di telefono 848.782.782.