Brutta notizia in arrivo per gli automobilisti di tutta l’Europa. Potrebbero aggiungersi altri oneri e pagamenti nel prossimo anno.
Dura la vita per gli automobilisti. Infatti, chi possiede una vettura propria ha sicuramente tanti vantaggi, come quello di poter circolare in maniera comoda e rapida in qualsiasi contesto stradale. Ma allo stesso tempo mantenere un’auto rappresenta oggigiorno un costo continuo, tra rifornimento di carburante, assicurazione e tasse varie.
A peggiorare le cose c’è stato anche il caro prezzi recente sul mercato automotive. In particolare in Europa, dove il trend di vendite nel 2024 è calato inesorabilmente proprio a causa dei costi troppi elevati delle vetture nuove di zecca. Tanto che i cittadini hanno puntato più sul mercato dell’usato o addirittura sulle soluzione di noleggio a lungo termine.
Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente ed inficiare ancora sulle tasche degli europei. Un problema che arriva addirittura dagli Stati Uniti e dall’ormai prossimo giuramento ufficiale di Donald Trump, neo 47° presidente della storia USA. Il noto imprenditore ha già annunciato, nella campagna elettorale, possibili dazi del 25% sulle auto e sui componenti prodotti in Messico e in Canada, nonché di nuove imposte sulla Cina.
Trump spaventa le case europee: possibili dazi in arrivo dagli USA
Il caos di origine politica-finanziaria potrebbe scatenarsi a breve. Attuare dei dazi e dei pagamenti extra da parte degli USA andrebbe a mettere in crisi il mercato automobilistico europeo e le varie aziende del vecchio continente. Infatti va ricordato come gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato per l’esportazione di auto europee (affari da circa 40 miliardi di dollari all’anno). Viceversa le importazioni valgono circa 9 miliardi di dollari.
Ola Kallenius, CEO del gruppo Mercedes-Benz, ha ammesso le sue preoccupazioni in tal senso: “Le aziende automobilistiche europee sono parte integrante dell’economia statunitense. Serve un accordo, perché l’unica alternativa è una guerra tariffaria in escalation in cui l’Ue e l’industria automobilistica hanno molto da perdere. Non credo che sia uno scenario attraente”.
Trump ha ammesso di voler comunque dialogare con l’UE su questi dazi, cercando di trovare un compromesso. Il rischio concreto è quello di un aumento spasmodico di prezzi e tariffe, andando non solo ad affossare la vendita auto in Europa ma anche costringere i cittadini europei a spese extra.
Sarebbe questa un’ulteriore mazzata al mercato automobilistico da parte del non-ancora-eletto Trump, dopo lo stop negli Stati Uniti agli incentivi per le auto elettriche ed ecologiche in generale, rallentando di fatto la transizione verso lo stop allo spreco di CO².