Sinistro stradale, la prima cosa da prendere è nel cruscotto: senza rischiate grosso

Nel cruscotto c’è qualcosa che può fare la differenza tra un incidente gestito con serenità e un’odissea burocratica senza fine.

SBAM. L’incidente arriva, e ci mancherebbe altro, quando meno te lo aspetti. E non serve che sia un incidente grave per trasformarsi in un incubo burocratico, basta dimenticare un piccolo oggetto che dovrebbe essere sempre con noi, senza eccezione.

Incidente cosa fare
Incidente cosa fare -allaguida.it

Quando facciamo la spesa, quando andiamo al lavoro, quando partiamo per il week end c’è una cosa che non dobbiamo mai dimenticare di avere nel cruscotto, magari insieme a una penna che funziona e naturalmente ai nostri documenti, quelli dell’auto e quelli personali: i moduli della constatazione amichevole

Come trasformare un incidente in una pratica veloce

Questo plico di fogli gialli e azzurri, un po’ noioso nell’aspetto, rappresenta la prima potente linea di difesa dai problemi e dagli imprevisti del post-incidente.  Non dimentichiamolo mai, non lasciamolo diventare sgualcito, illeggibile, inutilizzabile.

Incidente cosa fare
Constatazione amichevole (Buffetti) allaguida.it

Il modulo CAI (Constatazione Amichevole di Incidente) è come una fotografia scritta dell’accaduto. Pochi semplici riquadri, che nella loro descrizione elementare funzionano come un passaporto per il mondo delle assicurazioni, permettono alle compagnie di valutare rapidamente le responsabilità e procedere ai risarcimenti in fretta, senza ritardi.

Compilarlo è molto semplice, alla portata di tutti, ma richiede un  momento di attenzione ai dettagli che nello stress che segue un incidente può anche sfuggire. Non permettiamolo. Vanno inseriti i dati personali di entrambi i conducenti: nome, cognome, indirizzo e contatti telefonici. Non dimentichiamo le informazioni sui veicoli coinvolti: marca, modello, targa e, fondamentale, il numero della polizza assicurativa.

La parte più delicata, quella da concordare appunto amichevolmente, riguarda la descrizione dell’incidente. Qui occorre precisione assoluta: data, ora esatta e luogo specifico dell’impatto. La dinamica va ricostruita con chiarezza, indicando la posizione dei veicoli prima e dopo lo scontro, come in un foglio di battaglia navale.

Le condizioni ambientali possono giocare un ruolo decisivo e vanno descritte con cura. Se c’era pioggia battente, la nebbia era fitta o la segnaletica era assente o poco visibile, scriviamolo. Tutto entra nella valutazione finale. e può farci risparmiare un sacco di soldi e la degradazione del nostro bonus malis. Anche i danni riportati vanno descritti con precisione: le mappe quadrettate vi aiuteranno e nel dubbio scattate anche qualche foto.

Se qualcuno ha assistito all’incidente, il suo nome e recapito sono indispensabili, e possono rivelarsi davvero preziosi se in seguito dovessero sorgere contestazioni di qualunque tipo. Lo spazio per le osservazioni aggiuntive è una risorsa da non sottovalutare, soprattutto quando la controparte non concorda sulla dinamica.

Anche quando l’altro conducente non è d’accordo, si può infatti firmare il modulo resta possibile. In questo caso, lo spazio per le osservazioni diventa il posto dove far valere la vostra versione, sperando che l’assicurazione vi dia ragione.

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