A volte in auto teniamo degli atteggiamenti scorretti senza saperlo. Ecco cosa deve essere evitato per non incorrere in sanzioni pesanti.
Quando si sale in macchina, è un po’ come se si entrasse in casa, ecco perché l’istinto è quello di dimenticarsi che esistono anche gli altri e di assumere comportamenti poco consoni al vivere in comune. In special modo chi abita in città avrà fatto sicuramente esperienza dell’utilizzo selvaggio del clacson da parte degli automobilisti e del suo fastidioso rumore, specialmente se suonato a caso o per semplice e gratuita impazienza.
Ebbene, questo non è l’unico disturbo acustico che può essere provocato quando si è in auto. Il secondo infatti riguarda la musica. Può capitare che mentre si è in viaggio e si sta ascoltando la radio, passino un pezzo che piace particolarmente. La prima azione che si compie è quella di alzare il volume altissimo e magari si comincia pure a cantare. Se questo avviene durante la bella stagione, si abbassa pure il finestrino, così che tutti possano sentire.
Musica in auto, cosa si rischia se è troppo alta
Questa abitudine, su cui verrebbe quasi da sorride, è invece totalmente da evitare, perché certo è consentito sentire la propria canzone preferita o seguire il canale radio più amato, l’importante è che i suoni in abitacolo non superino quelli esterni, che possono essere il fischietto del vigile o le sirene dell’ambulanza, piuttosto che della polizia.
A regolare tale materia è l’articolo 155 del Codice della Strada che, stabilisce la necessità di evitare i rumori molesti riconducibili al modo di guidare, quindi la classica sgasata in moto, o l’accelerata per far ruggire il motore di una supercar, e appunto all’ascolto della musica.
Nella fattispecie l’articolo 350 determina che il volume in abitacolo non debba superare i 60 dB, misurato a dieci centimetri dall’orecchio del guidatore, con microfono rivolto alla sorgente sonora e con finestrini chiusi. Questa norma ha due funzioni: salvaguardare l’udito di chi è alla guida e preservare le sue capacità di reagire alle esigenze della viabilità. Non riuscire ad avvertire i segnali esterni può infatti causare situazioni di pericolo.
Per quanto riguarda le disposizioni sulla musica le multe vanno dai 42 ai 173 euro. La forbice varia a seconda di quanto alto sia il volume e se questo comprometta la sicurezza della guida. La raccomandazione è dunque quella di non farsi prendere dall’euforia e scambiare la strada con una discoteca, così da salvaguardare sé stessi e gli altri.
La storia però non finisce qua. La sanzione amministrativa può trasformarsi in penale quando si disturba la quiete pubblica. Schiamazzi, rumori e abuso di strumenti sonori che possono ledere il meritato riposo delle persone che abitano nelle vicinanze, piuttosto che spettacoli eccessivamente chiassosi possono portare all’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 309 euro. Di recente la Corte di Cassazione si è espressa sul caso di un automobilista il cui stereo da 200 a 1500 watt è stato posto sotto sequestro per aver danneggiato la quiete della cittadinanza. Assieme al fermo del disposizione, il proprietario ha dovuto tirare fuori 300 euro.