La sicurezza stradale sta venendo fortemente discussa nel corso degli ultimi tempi. E adesso arriva qualche novità sui divieti.
Quando si parla di sicurezza stradale, politica e associazioni varie si mettono sempre su un tavolo per aprire discussioni. E’ un argomento fortemente spinoso; non soltanto perché contraddistinto da mille sfaccettature, ma anche perché in gioco c’è la vita di migliaia e migliaia di persone. Su questo non vi è alcun dubbio.
Ecco perché il Codice della Strada va rinnovato costantemente, proprio per evitare che qualcuno si faccia male, mantenendo così la sicurezza in strada.
Non sempre è facile, come dimostrano i dati legati alla mortalità e a chi subisce danni fisici o al veicolo. Di recente è arrivato il divieto di circolazione per alcuni mezzi molto utilizzati in Italia. Una news, questa, che inevitabilmente è finita velocemente sotto la luce dei riflettori. Il motivo non è per niente sorprendente. Scopriamo qualcosa in più.
Che cos’è il Codice della Strada: dettagli e storia
Il Codice della Strada è un insieme di norme che, tramite codici, vengono emanate per regolare la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Ogni Stato nel mondo, Italia compresa, definisce il contenuto, le modalità di esecuzione e attuazione di tali norme. Il tutto in base al proprio ordinamento giuridico interno e agli accordi internazionali. A dirla tutta, si tratta di una serie di leggi che esiste veramente da un sacco di tempo. Le strade degli antichi romani, ad esempio, costituirono una delle prime reti più organizzate.
All’inizio c’erano soltanto sentieri polverosi e irregolari, ma in seguito le stesse strade furono trattate con maggiore cura, diventando così sempre più preziose per le necessità militari, commerciali e di comunicazione fra le varie province. E così spuntarono presto locande per vitto e alloggio, fontane per bere e stazioni per il cambio dei cavalli. Giulio Cesare, un anno prima di morire, promulgò la Lex Iulia Municipalis, una legge che comprendeva un insieme di regole riguardanti accesso e conduzione dei carri all’interno della città. Ai mezzi pesanti era vietato il transito dall’aba al pomeriggio inoltrato.
Un divieto, questo, che non tangeva i veicoli della nettezza urbana, utilizzati per i materiali da costruzione di edifici pubblici o di culto, e tantomento i carri che trasportavano sacerdoti e sacerdotesse durante le cerimonie. Non sempre è facile documentare tali regolamenti, ma è certo che il Codice della Strada è esistito ben prima del ventesimo secolo. E la sua importanza, ancora oggi, è di straordinaria rilevanza.
Cosa si intende per sicurezza stradale e chi se ne occupa
La sicurezza stradale è importantissima, e riguarda tutti. Come si evince dal nome, è necessaria per evitare pericoli a tutti gli utenti stradali. La sicurezza dei trasporti su strada e del traffico veicolare è assicurata con un approccio multidisciplinare; quest’ultimo è in grado di privilegiare le politiche di prevenzione e le attività di controllo, con l’obiettivo di ridurre il numero e le conseguenze degli incidenti veicolari. Sono circa settemila i chilometri della rete autostradale italiana e delle principali strade extraurbane e di grande comunicazione. Ogni giorno sono sottoposte a monitoraggio attraverso sistemi di videosorveglianza, tutor telematici e tecnologie d’avanguardia, applicate al rilevamento della velocità e delle infrazioni.
Lo scopo principale è quello di assicurare un livello di efficacia sempre più accentuato nell’operatività quotidiana. Il controllo è assicurato dalle polizie locali su strade provinciali e comunali. Su strade statali e autostrade, la massima attenzione spetta alla Polizia Stradale. Quest’ultima opera anche i rilevamenti sugli incidenti stradali, predispone ed esegue i servizi di regolazione del traffico, gestisce le scorte per la sicurezza della circolazione, tutela e controlla l’uso del patrimonio stradale, concorre nelle operazioni di soccorso, collabora alla rilevazione dei flussi di traffico e accerta le violazioni in materia di circolazione stradale.
A livello nazionale, invece, spetta a Viabilità Italia – struttura del Ministero dell’Interno – raccogliere e gestire tutte le informazioni sul traffico veicolare, oltre a controllare e pianificare per fronteggiare situazioni di crisi legate alla viabilità. Con l’obiettivo finale di adottare le strategie di intervento più opportune. Anche la Polizia Ferroviaria e i Reparti Speciali contribuiscono attivamente alla sicurezza stradale. Infine, ma non per ordine di importanza, ricordiamo che in Italia gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i giovani tra i 15 e i 24 anni. Un dato terrificante, drammatico e profondamente triste, che ci porta a puntare tutto sulla prevenzione e sul controllo, fattori che possono interrompere – o comunque limitare – questo amaro dato statistico.
Sicurezza stradale, grande cambiamento per questi mezzi
Ormai siamo arrivati alla tanto attesa – per alcuni, disattesa per altri – estate. Nel periodo più caldo dell’anno sono previsti significativi aumenti della circolazione stradale verso le principali località balneari e di villeggiatura in italia e nel confine italiano. A partire dal 30 giugno fino al 2 luglio, infatti, è previsto un notevole flusso di veicoli diretto verso le mete estive. Nei giorni appena nominati, ci saranno alcune festività da considerare – Santi Patroni Pietro e Paolo a Roma – e che sicuramente muoveranno tante persone all’interno della Capitale italiana. Per agevolare gli spostamenti dei vacanzieri, è perciò previsto il divieto di circolazione per i mezzi superiori alle 7,5 tonnellate per quanto riguarda sabato 1 luglio – precisamente dalle 08 alle 16 – mentre per quanto permane domenica 2 luglio, dalle 07 alle 22.
Inoltre, per garantire un viaggio sicuro e agevolare la circolazione stradale, Viabilità Italia monitorerà costantemente le condizioni di percorribilità della rete viaria di interesse nazionale, mettendo così a disposizione dei cittadini informazioni utili per favorire partenze consapevoli. Sul sito web della Polizia di Stato, è possibile consultare l’elenco dei principali cantieri inamovibili presenti lungo la rete autostradale a pedaggio, oltre al calendario con i bollini di traffico per il mese di luglio, che indica le fasce orare di divieto di circolazione per i veicoli di portata superiore alle 7,5 tonnellate.
Le società concessionarie autostradali hanno programmato le proprie attività in modo da rimuovere i cantieri di lavoro temporanei nei fine settimana e lungo le direttrici caratterizzate dai flussi di traffico più elevati. In questo modo sarà possibile attuare – dove la rimozione non è tecnicamente possibile – tutti gli accorgimenti necessari per assicurare la massimizzazione della sicurezza e della fluidità della circolazione. E’ stata richiamata anche l’attenzione di chi si metterà in viaggio, in modo tale che questi adottino comportamenti di guida prudenti e rispettosi delle norme di comportamento stradale.
Oltre ciò, è stato consigliato di verificare l’efficienza del veicolo, sistemare i bagagli equilibrando i pesi, individuare una corretta posizione per il trasporto degli animali, evitare pasti abbondanti e alcool, essere sufficientemente riposati, tenersi costantemente aggiornati sulle condizioni del traffico e, infine, fare soste frequenti. Inoltre, se ci si vuole informare sul traffico e sulle condizioni di viabilità, sono disponibili numerosi canali informatici, tra cui il numero gratuito – 1518 – del CCISS, i siti web www.cciss.it e mobile.cciss.it, Rai-isoradio, Onda Verde, Radio-Rai e il televideo RAI. Per informarsi sullo stato del traffico sulla rete stradale di competenza Anas, è possibile utilizzare l’applicazione VAI o telefonare al numero unico 800.841.148.