Guidare una moto con la patente B per le auto è possibile, eppure in pochi lo sanno. Ecco tutto svelato, si tratta di una piccola (ma grande) rivoluzione in Italia.
Mettiamola così: la burocrazia in Italia è talmente corposa e farraginosa, che anche richiedere l’accesso all’iter per una patente di guida può diventare una vera e propria odissea. In particolare per la patente A, quella adibita all’utilizzo delle due ruote monomarcia o a marce, il percorso può essere molto lento e tortuoso. Colpa anche degli strascichi lasciati dalla pandemia, ma colpa anche di un sistema che ha ancora bisogno di essere snellito del tutto.
Un primo tentativo importante, però, è arrivato con la firma ed il passaggio del Decreto Infrastrutture-BIS. Un qualcosa che ha dato il via ad un processo di lifting burocratico, soprattutto per gli iter che portano a conseguire la patente di tipologia A. Un lifting che ha come principale ‘rimozione’ quella dell’esame di guida, dove i candidati non dovranno più sottoporsi alla prova pratica per ottenere o meno la licenza di guida per i mezzi a due ruote.
Patente moto, addio all’esame: se hai già la patente B per le auto, ecco cosa devi sapere
L’addio all’esame pratico, dunque, è ormai notizia ben digerita. Tuttavia, ci sono un paio di distinzioni da dover fare. Per chi è già in possesso della patente per motoveicoli e ciclomotori AM, A1 o A2 e per chi è già in possesso della patente B per auto, bisognerà frequentare un corso formativo per poter conseguire la patente A (successiva o totale e senza limitazioni, ndr).
Un corso formativo che ha durata di sette ore e che si terrà presso tutte le autoscuole che verranno autorizzate dalla Motorizzazione Civile. Tre ore del corso saranno dedicate alla preparazione basilare, quattro alla pratica e alla guida nel traffico. E ancora: le classi saranno formate al massimo da cinque elementi e non si potrà andare oltre e le tre ore di corso al giorno. Chiaramente, questo non vale per tutti coloro che hanno conseguito la patente B per le auto prima del 1986. Per loro vige la regola del tempo: quindi potranno mettersi alla guida di qualsiasi veicolo a due ruote, senza alcuna limitazione. Nel mentre, le Motorizzazioni ringraziano: la pressione amministrativa era arrivata ormai alle stelle e questo aiuterà ad alleggerire le pratiche che ogni anno si svolgono.