Il campionato italiano di Serie A è pieno di grandissimi talenti. Uno di questi sarà poco felice per quanto accaduto.
Il mondo del calcio è pieno di categorie di grandissimo spessore. Per molti appassionati e addetti ai lavori, l’epicentro del calcio attuale è sicuramente quello europeo. Nonostante i tanti luoghi in cui viene praticato, infatti, i campionati europei sono i più blasonati e competitivi secondo tantissimi amanti del pallone.
Ci riferiamo in particolar modo alla Premier League, ma anche alla Liga, alla Ligue 1, alla Bundesliga e ovviamente alla Serie A. Quest’ultima ha dato vita a club meravigliosi come Inter, Juventus e Milan, e a giocatori iconici come Roberto Baggio o Francesco Totti.
Anche nel 2023 ci sono talenti importanti in Italia; pensiamo specialmente a Rafael Leao del Milan e a Lautaro Martinez dell’Inter. Ma ce ne sono davvero tanti. Uno di questi, con un importante passato italiano, non è conosciuto soltanto per le sue qualità calcistiche. E, in questo caso più che mai, non è un bene.
Serie A, batosta per il calciatore: di cosa si tratta
Morten Hjulmand, in passato al Lecce e attualmente in forze allo Sporting Lisbona, non è sicuramente conosciuto soltanto per le sue qualità mostrate su un quadrato di gioco. Quando militava nel club del Sud Italia, in cui ha giocato offrendo ottime prestazioni a cavallo fra il 2021 e il 2023, sono capitate situazioni non solo evitabili ma anche fortemente spiacevoli. E adesso sembra essere arrivato il momento di pagarne concretamente le conseguenze.
L’ex capitano della squadra, infatti, avrebbe collezionato tantissime multe nell’arco del poco tempo trascorso in Puglia. Sarebbe entrato con la propria auto per 103 volte nella zona a traffico limitato (ZTL) della città italiana; questo nonostante fosse privo della necessaria autorizzazione. Avrebbe, così facendo, collezionato tantissime sanzioni nell’arco di poco tempo – fra novembre e dicembre 2021 -. A riportarlo ci ha pensato il Quotidiano di Puglia.
Hjulmand, con l’ausilio di un avvocato, avrebbe già vinto più di venti ricorsi, ricorsi in cui contestava alcuni difetti di notificazione relativi a svariati verbali. Per quanto riguarda le restanti circa ottanta infrazioni, la questione è più aperta che mai. Per un motivo molto semplice: sarebbero scaduti i termini per far valere il diritto al ricorso. Insomma, la questione è tutt’altro che chiusa. E’ certamente un caso molto particolare e più unico che raro. Vedremo come si evolverà una situazione che vede protagonista un calciatore così famoso e importante.