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Sei ruote e solidità da carro armato: altro che Cybertruck, questo veicolo è assurdo

Nel mondo delle auto personalizzate spunta una creazione che fa sembrare il Cybertruck un giocattolo: una Mustang trasformata in un gigantesco fuoristrada a sei ruote.

C’è qualcosa di magico nel modo in cui certe follie prendono vita. Specialmente quando hanno origine negli Emirati Arabi, terra dove i sogni automobilistici più sfrenati diventano realtà. Questa volta lo sceicco Hamad bin Hamdan Al Nahyan ha superato se stesso.

Tesla Cybertruck (Tesla) allaguida.it

La sua ultima creazione sembra uscita da un film di fantascienza ambientato negli anni ’20: una Mustang del 2015 trasformata in un bestione alto il doppio dell’originale, con sei ruote enormi e un aspetto che lascia a bocca aperta. Il risultato è talmente assurdo da risultare affascinante, come quando si resta ipnotizzati davanti a un quadro che non si capisce ma non si riesce a smettere di guardare.

Un mostro elegante nato dall’impossibile

Il fotografo Larry Chen deve aver pensato di avere le traveggole quando si è trovato davanti questo progetto chiamato Rammus. Immaginatevi una Mustang che ha mangiato un pickup Ram e ne ha assorbito il DNA. Il risultato è un veicolo che sfida ogni logica: il corpo slanciato della muscle car americana si trova appollaiato su un telaio da pickup, come un gatto elegante seduto su un trono fatto di muscoli e acciaio.

Il mostro a sei ruote (Instagram Lerry Chen photo) allaguida.it

Sotto il cofano infinito – sembra lungo quanto una pista d’atterraggio – si nasconde un motore Hemi V8 da 6.4 litri. Un propulsore che, nonostante la sua potenza, sembra quasi perdersi in quel vano motore gigantesco. La trasmissione automatica e la trazione integrale vengono direttamente dal Ram, e fanno il loro dovere trasformando questa creatura in un vero fuoristrada di lusso.

L’abitacolo è un curioso mix di elementi: gli interni raffinati della Mustang si fondono con dettagli rubati al pickup, come il volante e la leva del cambio sul piantone dello sterzo. È come entrare in una sala da concerto allestita dentro un carro armato.

I passaruota sembrano cattedrali gotiche costruite apposta per ospitare pneumatici con tanto di fascia bianca, di quelli che farebbero sentire piccole le ruote di un monster truck. E come se non bastasse, ci sono pure due ruote di scorta montate sui parafanghi, proprio come nelle auto d’epoca. Per aiutare il guidatore a non perdere la bussola davanti a tanta magnificenza, hanno persino aggiunto delle astine metalliche agli angoli del paraurti, così da capire dove finisce quel cofano che sembra non finire mai.

Certo, non è veloce come una Mustang GTD da record. E probabilmente fa venire il mal di testa ai puristi del marchio. Ma questo è proprio il bello: è un’opera d’arte su ruote che non cerca l’approvazione di nessuno. È lì per ricordarci che nel mondo delle auto c’è ancora spazio per sognare in grande. Anzi, in questo caso, in gigantesco.

Antonio Pinter

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Antonio Pinter