A causa della pandemia da Coronavirus Seat chiude in rosso i conti del 2020. Infatti, pur se confortata dal grande successo del brand Cupra (che, nonostante l’epidemia di Covid-19, ha visto crescere le vendite nel 2020 dell’11%), la marca spagnola del Gruppo Volkswagen ha annunciato, nella conferenza annuale sui dati finanziari, un sensibile peggioramento dei risultati.
Seat, ricavi scesi del 21%
Lo scorso anno Seat, insieme al suo brand sportivo Cupra, ha immatricolato 427.000 unità, ben il 25,6% in meno rispetto a quanto immatricolato nel 2019, quando si era riusciti ad arrivare a quota 574.100. Conseguentemente i ricavi sono scesi del 21% passando dagli 11,157 miliardi di euro del 2019 a 8,784 miliardi del 2020.
Come comunicato da Carsten Isensee, vicepresidente esecutivo finance e IT di Seat, l’azienda ha contabilizzato un risultato operativo negativo pari a -418 milioni e un profitto al netto delle imposte di -194 milioni di euro, mentre invece nel 2019 era stato di 346 milioni.
Seat è comunque riuscita a mantenere la quota di mercato in Europa
Nonostante l’impatto negativo della pandemia e la contrazione dei suoi mercati principali (tra cui Spagna, Regno Unito e Italia), Seat è comunque riuscita a mantenere, nel complesso, la propria quota di mercato in Europa ed è riuscita addirittura a incrementarla in alcuni singoli mercati come Germania, Italia, Austria, Svizzera, Israele e Turchia.
Cupra importante per incrementare i risultati finanziari
Wayne Griffiths, presidente di Seat SA , guardando ai prossimi mesi ha fatto sapere che: “Cupra svolgerà un ruolo importante nell’incrementare i risultati finanziari”. Ha poi aggiunto che infatti: “La previsione per Cupra è di raddoppiare le vendite e più del doppio del fatturato, che nel 2020 è stato di circa 900 milioni di euro”. E ancora: “Il futuro mix Cupra aumenterà il suo volume totale nelle vendite dell’azienda dal 5 al 10%”.
Inoltre a medio termine Cupra avrà accesso a nuovi mercati e aprirà le porte anche nei Paesi più elettrificati, grazie al lancio di Born, il primo modello elettrico, previsto per la fine dell’anno.