Hanno fatto scalpore le parole del CEO Volkswagen sul futuro della Seat. A intervenire sono i vertici del marchio spagnolo.
Hanno fatto scalpore le parole di qualche tempo fa del CEO di Volkswagen, Thomas Schäfer, che parlando del futuro dell’auto in Spagna ha ammesso che il futuro di Seat è Cupra, affermando però che il marchio iberico principale non sparirà. E poi ha continuato, nella sua intervista ad Autocar, che nei prossimi anni cambierà molto, aprendo la strada a un cambiamento radicale per la Seat.
In particolare è circolata fin da subito l’idea che la Seat diventi un marchio per i servizi di mobilità, esattamente come è Mobilize per Renault. E nella mobilità rientrerebbero non più auto, con gli attuali modelli che arriverebbero fino a fine ciclo (si va dal 2025 al 2028), ma scooter elettrici e non solo. Insomma un cambiamento decisamente radicale e traumatico, visto che la Spagna ma anche l’Europa intera direbbero addio a un marchio storico, che nella sua “casa” di Martorell continuerebbe a produrre auto per i marchi Cupra, Skoda e Volkswagen.
E pensare che solo qualche settimana fa la casa spagnola ha aggiornato i propri listini con alcune novità per i suoi modelli, a partire dalla Ibiza, che sembra essere arrivata a fine ciclo ma che potrebbe a breve avere una seconda chance con la tecnologia elettrica. Le dichiarazioni però del CEO Volkswagen hanno creato allarme tra i fan del marchio e per questo c’è voluto un passo indietro dello stesso, che ha parlato di parole “travisate” confermando il futuro di Seat nel mercato delle auto. “Seat è più forte che mai”, ha precisato, non chiudendo più a una produzione di auto, ma ha confermato che comunque si dedicherà poi anche a un nuovo tipo di mobilità.
Seat, il futuro è più chiaro di quanto sembri
A parlare del marchio iberico nelle scorse ore è stato anche il CEO di Seat e Cupra, Wayne Griffiths, vincitore della prima edizione dei PRISA Media motor awards nella categoria Manager dell’anno. Anche lui ha voluto spiegare meglio la situazione della casa spagnola, ribadendo che con il periodo di grande trasformazione dell’industria automobilistica, anche Seat si sta evolvendo. Ma che le vendite ora sono tornate in alto, con oltre 200 mila immatricolate lo scorso anno. Segno dunque che dopo anni si è finalmente prodotto nuovo utile. E questo potrebbe cambiare le carte in tavola.
Certo è che però ha confermato anche come “per ogni Cupra venduta guadagniamo quattro volte di più che con una Seat Ibiza“. Segno dunque che proprio quest’ultima deve rivedere qualcosa per rimanere competitiva sul mercato. Ma con fermezza ha ribadito il concetto che il futuro della casa spagnola “è assicurato. Non smettiamo di investire nell’azienda e, inoltre, dobbiamo capire cosa significa Seat. Questa è la Società Spagnola dell’Automobile Turistica e continueremo a produrre automobili. Molti di loro saranno elettrici sotto il marchio Cupra. Questo significa che Cupra sostituirà Seat? No, Cupra non può sostituire Seat, sono due marchi diversi“. Insomma “Seat non sta morendo“. Ma ora si dovrà passare dalle parole ai fatti.
