Utilizzare l’aria condizionata in auto è praticamente indispensabile quando il caldo si fa sentire. C’è però un momento ideale in cui questa dovrebbe essere disattivata, anche se molti non lo sanno.
L’estate è ormai alle porte, ancora non ci sono certezze su come sarà a livello meteorologico, ma i precedenti degli ultimi anni non lasciano ben sperare e fanno pensare all’ennesima stagione torrida e difficile da sopportare per chi non ama l’afa. In questi casi, però, i gradi percepiti diventano ancora di più di quelli indicati dalla colonnina di mercurio, proprio per questo diventa inevitabile sfruttare l’aria condizionata quando ci si deve spostare in auto. Questo importante accessorio è ormai presente di serie in tutti i modelli, anche in quelli di piccole dimensioni e può essere davvero provvidenziale in alcune giornate.
Chi si trova a viaggiare soprattutto nelle ore pomeridiane quando il caldo è davvero pesante non può fare a meno di accendere il climatizzatore, spesso anche per tutta la durata del viaggio se si è costretti a spostarsi per ore. Utilizzarlo in modo adeguato resta fondamentale, anche se tutti lo fanno spesso senza pensarci troppo.
Attenzione a come usi l’aria condizionata in auto
Una regola importante da seguire quando si usa l’aria condizionata in auto è la stessa valida in casa, ovvero prestare attenzione agli sbalzi. In genere non dovrebbero più di 5-7°C di differenza tra interno ed esterno in modo tale da evitare tonsillite, tosse e raffreddore, che possono verificarsi in caso contrario.
Molti quando sono stremati dal caldo tendono ad accendere il dispositivo, al massimo (16-17°C) senza aprire i finestirni né fare alcun ricambio d’aria, ma questo è un grande errore. Se la vettura è rimasta per ore sotto il sole potrebbe avere raggiunto anche i 60°C, ma è impensabile abbassarli esclusivamente in questo modo, questo finisce anche per danneggiare l’impianto.
Allo stesso tempo è sbagliato accenderlo solo quando la temperatura esterna è elevata, nonostante questo comporti un consumo di carburante. È utile sfruttarlo anche di mattina quando l’umidità è già elevata, in modo tale da rendere più secco l’interno della vettura ed evitare che i vetri possano appannarsi.
Un gesto che pochi fanno
Il climatizzatore se non usato per diversi mesi potrebbe emanare cattivo odore alla prima accensione, proprio per questo sarebbe effettuare una periodica pulizia dei filtri, che può aumentarne la durata. In genere, andrebbe sostituito ogni 15-20 mila chilometri, a seconda del tipo di strade su cui si viaggia.
C’è però un gesto che andrebbe fatto, ma di cui pochi sono a conoscenza e che potrebbe favorire non solo il dispositivo stesso, ma generare anche un beneficio a chi si trova nell’abitacolo.
Si dovrebbe infatti spegnere l’aria condizionata pochi minuti prima di essere arrivati sul posto (prima abbassare, poi spegnere), avendo cura di tenere accesa esclusivamente la ventola. Questo permette di ridurre lo sbalzo termico a cui si espone il nostro corpo nel momento in cui si apre la portiera, che può rivelarsi davvero deleterio nelle giornate più calde. Le bocchette dovrebbero comunque essere direzionate in modo tale da rendere la diffusione dell’aria uniforme, meglio verso parabrezza e finestrini, piuttosto che sui piedi.