Il Codice della Strada disciplina tutti gli aspetti della vita al volante, compreso l’uso del clacson: ecco quando si può usare e quando no.
Tutte le automobili sono dotate di un segnalatore acustico, comunemente chiamato clacson, che serve per segnalare la presenza del veicolo in situazioni di emergenza: capita spesso, infatti, che ci sia bisogno di avvertire gli altri automobilisti dell’arrivo del proprio veicolo o magari di segnalare le proprie intenzioni; è qui che entra in ballo l’uso del clacson.
Il suo uso scorretto, però, può creare disturbo alla quiete pubblica ed essere considerato un comportamento antisociale. In linea generale, l’uso del clacson è consentito solo in situazioni di emergenza o quando è necessario avvisare altri conducenti di un pericolo imminente. Se invece è utilizzato con il solo scopo di fare rumore in situazioni di traffico ecco che si rischia la sanzione, che può essere anche molto salate.
Clacson auto, quando usarlo e quando scatta la multa
Stando a quello che dice il Codice della strada, il clacson auto, noto anche come dispositivo di segnalazione acustica, deve essere utilizzato come strumento per avvisare gli altri automobilisti o i pedoni di un pericolo imminente. Questa funzione è fondamentale per prevenire incidenti, come avvisare un conducente che sta invadendo un incrocio senza notare la presenza di un veicolo in arrivo; il suo scopo, infatti, è quello di aiutare a garantire sicurezza stradale e prevenire potenziali situazioni pericolose e, proprio per questa sua natura, deve essere suonato solo in condizioni di estrema necessità e per un tempo limitato, senza eccedere in durata o intensità.
E’ lo stesso Codice della strada che permette l’utilizzo del clacson auto anche al di fuori dei centri abitati quando le condizioni ambientali o del traffico richiedono l’avviso di un potenziale pericolo al fine di evitare incidenti. Il clacson può essere impiegato durante un sorpasso se il conducente davanti non è consapevole della manovra in corso, oppure su una strada di montagna per segnalare la propria presenza ad altre automobili che vengono in senso contrario se la carreggiata è molto stretta.
Di base, all’interno dei centri abitati, l’uso del clacson auto è vietato, a meno che non sussista una reale e immediata situazione di pericolo. Ma quali sono quindi quei comportamenti per i quali un automobilista può essere punito per aver utilizzato in maniera impropria il segnalatore acustico dell’auto? Facendo un esempio pratico viene punito il guidatore che suona il clacson in pieno centro abitato per salutare un amico o per segnalare la sua presenza in caso di appuntamento. In teoria è vietato suonare il clacson durante celebrazioni o festeggiamenti come caroselli per festeggiare le vittorie sportive o nelle sfilate di macchine che seguono l’auto degli sposi, ma in questo caso vige un minimo di tolleranza.
Esistono poi delle aree in cui suonare il clacson è assolutamente vietato, oltre che una regola di buonsenso, come nei pressi di ospedali o residenza per anziani; l’unica eccezione, in questo caso, rientra nella casistica dell’emergenza e vale se si sta trasportando nella propria auto una persona ferita o gravemente malata verso una struttura sanitaria. Il Codice della Strada, oltre a disciplinare i casi nei quali si può suonare o meno il clacson, indica anche le sanzioni previste per chi ne abusa e provoca, con il suo comportamento inappropriato, disagi agli altri utenti della strada e non.
La multa per chi fa un utilizzo inappropriato del clacson auto, in violazione delle disposizioni del Codice della strada, può comportare sanzioni amministrative pecuniarie significative. Secondo la normativa vigente, chi suona il clacson quando e dove non è consentito può essere punito con una sanzione che varia da 42 a 173 euro. L’utilizzo del clacson auto in situazioni non di pericolo non comporta ovviamente l’applicazione di sanzioni amministrative accessorie, come la decurtazione dei punti dalla patente o la sua sospensione. In ogni caso, l’abuso del clacson può essere punito solo con una sanzione amministrativa pecuniaria, senza ulteriori conseguenze sulla licenza di guida.
