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Si svelerà solo al Salone di Ginevra del prossimo marzo, l’ultima creatura della Scuderia Cameron Glickenhaus. Le anticipazioni, però, sono sufficienti a far crescere l’attenzione su una supercar che promette prestazioni esaltanti. Nasce dall’esperienza della SCG003, versione da gara presentata nel 2015 e destinata alla partecipazione alla 24 Ore del Nurburgring, che vinse nella propria categoria. Un progetto trasformatosi per poter circolare sulle strade di tutti i giorni, senza il motore V6 Honda da 3.5 litri ma con un V8 biturbo da 4.4 litri, questo l’intervento più evidente, al di là della configurazione aerodinamica.
Si conosce ancora poco di quelle che saranno le credenziali della SCG003S. Avrà 750 cavalli e saranno sufficienti per raggiungere i 350 km/h di velocità massima, mentre in accelerazione staccherà un tempo inferiore ai 3″. E’ allineata alla miglior produzione di hypercar recenti, anche se non può contare su un sistema ibrido, ma unicamente su un “classico” V8. Un altro dato che solleva stupore è il valore di accelerazione laterale ottenibile, ben 2G. Per dare un’idea, la Koenigsegg One:1 si limita ad “appena” 1.8G. Andrà fortissimo in curva e per riuscirci è chiaro come debba contare su un’aerodinamica sviluppata al meglio e con soluzioni simili a quelle adottate per i prototipi delle gare Endurance. I flussi d’aria vengono canalizzati dallo splitter al di sotto del fondo e nella parte superiore, guidati attraverso i passaruota e direzionati sull’ala posteriore, un elemento a tutta larghezza, completato da una pinna longitudinale.
Le portiere prevedono un’apertura ad ali di gabbiano e anche gli specchietti sono sagomati per offrire la minore resistenza aerodinamica possibile. Da notare, l’assenza del lunotto, sostituito da un cofano interamente chiuso, con appena le “branchie” per l’evacuazione del calore. La SCG003S sarà realizzata in Italia, dalla Manifattura Auto Torino, interamente in fibra di carbonio.