L’Italia è uno dei Paesi con più macchine in circolazione, ma solo in pochissimi sanno com’è fatto un motore.
Anche se i propulsori a combustione interna verranno via via soppiantati da quelli elettrici, per il momento restano i più diffusi sulle nostre strade e non solo. Si tratta di elementi complessi chiamati a trasformare l’energia chimica della benzina o del gasolio, in energia meccanica. Complessivamente un ICE è caratterizzato da un basamento, dai cilindri, dalla testata e dai sistemi di lubrificazione, alimentazione e di scarico. Uniti rendono possibile la generazione della potenza che si traduce poi in movimento del veicolo.
Fatto il preambolo entriamo nel dettaglio. Il basamento, come dice la parola stessa è la struttura su cui sono inserite tutte le altre sezioni. Al suo interno vi sono i supporti di banco e i perni dell’albero a gomiti.
Quest’ultima parte è essenziale essendo la responsabile della conversione del moto lineare dei pistoni in rotatorio. Quando l’unità motrice è in funzione, l’albero ruota a causa della forza derivata dalla combustione interna ai cilindri e trasmette potenza alla trasmissione e alle ruote.
Dentro il cuore dell’auto, com’è fatto un motore
Per quanto riguardi i cilindri, si tratta di tubi che devono contenere i pistoni. Il numero varia partendo da due. La loro disposizione generalmente è boxer, in linea, oppure a V. Queste le categorie principali. Come detto al loro interno si muovono di pistoni, che con il loro su e giù assicurano il moto al propulsore. Solitamente si caratterizzano per una forma a cilindro o ad elissoide. E il loro movimento è suddiviso in quattro fasi: l’aspirazione, la compressione, la combustione e l’espansione.
I pistoni sono connessi all’albero dalle cosiddette bielle. Componenti di collegamento che modificano il movimento lineare in rotatorio dell’albero stesso. La loro composizione si contraddistingue per un perno denominato “spinotto” che si collega da un lato al pistone e dall’altro all’albero. Questo è composto da una diverse manovelle di numero eguale ai pistoni a cui sono collegate appunto attraverso la biella.
La testata è sicuramente la parte più scenografica, anche perché è quella più visibile racchiudendo le meccaniche che provocano la distribuzione del combustibile e dei gas di scarico. Al suo interno ci sono i condotti di aspirazione e scarico che vengono aperti e chiusi da valvole che ricordano la forma di un fungo e gestiscono i flussi d’aria e di carburante che entrano, oltre che i gas che escono.
Passando alla distribuzione, questa è definita dall’albero a camme e dalle cinghie di distribuzione. Il suo compito è di determinare il movimento delle valvole. Le camme sono connesse all’albero da una catena che ne assicura il movimento sincronizzato con le valvole. Al sistema di alimentazione si deve invece il flusso di aria e carburante utile per la combustione interna ai cilindri e comprende il carburatore o gli iniettori, in grado di veicolare nell’aria aspirata il combustibile.
Il sistema di scarico si occupa dell’espulsione dei gas esausti dall’unità motrice tramite delle valvole di scarico. Infine vi è un sistema di lubrificazione che garantisce la distruzione dell’olio motore tramite una pompa così da diminuire l’attrito tra le sezioni in moto.