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No, non è una Porsche 911. Diciamolo subito. La RUF CTR 2017 è la prima supercar realizzata interamente dalla casa automobilistica tedesca di Pfaffenhausen ed è stata esposta in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2017. Certo, a prima vista, ricorda molto la Porsche 911 degli anni Ottanta, ma in realtà il richiamo è all’omonima RUF CTR del 1987, meglio nota come RUF Yellow Bird. Del resto la tradizione della RUF è proprio quella di creare delle supercar a partire da vetture Porsche. Comunque, al di là dell’aspetto, questa CTR 2017 è la prima ad essere equipaggiata di uno chassis nuovo, progettato e costruito internamente all’azienda.
Tanta fibra di carbonio per la RUF CTR 2017
Il lavoro, dal punto di vista meccanico, è veramente degno di nota. La nuova CTR è realizzata su di un telaio monoscocca in fibra di carbonio, con il motore posizionato a sbalzo dietro all’asse posteriore. Una particolarità tra le auto con telaio in fibra di carbonio, che ovviamente rende omaggio alla tradizione delle vetture Porsche, che storicamente sono state la base per le creazioni a marchio RUF.
Il design è ispirato alla Yellow Bird del 1987, come abbiamo già detto, che fu l’auto più veloce della categoria a quel tempo, arrivando addirittura ad oscurare, in termini di prestazioni, vetture del calibro della Ferrari F40, Porsche 959 e Lamborghini Countach. Con i suoi 469 cavalli sprigionati dal 3.4 litri flat-six biturbo, la CTR del 1987 accelerava da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e raggiungeva una velocità massima di 342 km/h. E la sua pronipote non è da meno.
La nuova RUF CTR 2017 monta un motore da 3.6 litri twin-turbo flat-six accreditato di una potenza massima di 700 cavalli e 894 Nm di coppia. Questa esuberanza è trasferita tramite un cambio manuale a sei marce ed un differenziale meccanico alle ruote dell’asse posteriore. Il contatto con l’asfalto è garantito da ruote con cerchi da 19 pollici al posteriore.
Leggerezza prima di tutto per la RUF CTR 2017
Gli interni della RUF CTR 2017 sono minimalisti, per risparmiare sul peso, e non rinunciano a qualche richiamo storico, come dimostrano la forma della plancia e la trama dei sedili. Tra gli elementi più interessanti possiamo citare i sedili con struttura in fibra di carbonio, pedaliera in alluminio, ed i rivestimenti in Alcantara su plancia, volante, tunnel centrale e pannelli porta. Tutte le attenzioni dedicate a ridurre il peso hanno portato il loro effetto: l’ago della bilancia si ferma sotto ai 1.200 kg, consentendo di ottenere prestazioni da brivido. La casa dichiara un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi ed una velocità massima di circa 362 km/h. Interessante anche il valore dell’accelerazione da 0 a 200 km/h, bruciata in meno di 9 secondi.
Dal punto di vista tecnico, come possiamo anche apprezzare dalle immagini, troviamo sospensioni a quadrilatero pushrod e freni carboceramici per domare tutta questa potenza. La RUF ha annunciato in occasione della presentazione al Salone di Ginevra 2017 che ne verranno costruiti solo 30 esemplari (escluso il prototipo in esposizione alla kermesse svizzera), a partire dal prossimo anno. Tutte le CTR saranno realizzate nello stabilimento di Pfaffenhausen, mentre il prezzo sarà rivelato solo tra qualche mese, verso la fine dell’anno.