Il pilota della Ferrari ha un contratto piuttosto oneroso che scadrà nel 2024. Di certo non può essere considerato una seconda guida con queste cifre
L’idea di Maranello è di non rinnovare con il figlio d’arte spagnolo, che probabilmente dal 2025 dovrà trovarsi una nuova sistemazione nel Circus. Difficilmente riuscirà però ad ottenere certe cifre in altre squadre.
La Ferrari ha dovuto mandar giù bocconi amari in questo avvio di 2023. La buona stagione vissuta da Leclerc e Sainz nel 2022 lasciava presagire un assalto alla Red Bull di Max Verstappen in questo campionato. Invece il progetto della SF-23 si è rivelato del tutto sbagliato, con delle falle tecniche a cui sta diventando difficile porre rimedio. Una monoposto difficilissima da mettere a punto e che non consente di avere una finestra abbastanza ampia di utilizzo delle gomme. Questo si traduce con un passo gara non all’altezza della concorrenza (incluse Aston Martin e Mercedes) nonostante i passi avanti mostrati in Canada.
In Austria, questo week end, la speranza è quella di ritrovare una Rossa competitiva, visti anche gli aggiornamenti che verranno portati all’ala anteriore e al fondo. I test a Fiorano, portati avanti da Leclerc e Sainz, hanno dato gli esiti sperati e il nuovo pacchetto debutterà al Red Bull Ring.
Qualcosa in più è lecito attenderselo anche dai due piloti di Maranello, che fino a questo momento non si sono segnalati per guizzi degni di nota.
Carlos Sainz, contratto ricchissimo con la Ferrari fino al 2024: guadagna poco meno di Leclerc
Entrambi i driver del Cavallino hanno il contratto in scadenza nel 2024. Al termine della prossima stagione, quindi, Frederic Vasseur dovrà decidere il da farsi con i propri piloti. Leclerc, accostato più volte alla Mercedes in cambio di Hamilton, alla fine dovrebbe rinnovare per almeno un altro triennio, mentre su Sainz ci sono più dubbi. Portato in Ferrari da Mattia Binotto, lo spagnolo ha perso nel corso di questi mesi spalle importanti, come i connazionali Rueda e Sanchez. Non è da escludere quindi un suo allontanamento in vista del 2025.
Non va trascurato a riguardo, infatti, anche l’oneroso contratto che lo lega alla scuderia italiana. Carlos Sainz, che in McLaren aveva un contratto da 4 milioni di euro l’anno, si era legato alla Rossa nel biennio 21-22 con circa 7 milioni di emolumento netto. Adesso più o meno quella stessa cifra (non si conosce con esattezza) gli è stata garantita fino al 2024. Poco meno di quanto percepito da Leclerc e non certo un ingaggio da seconda guida. Proprio per questo è lecito attendersi di più.