George Russell vive una stagione complessa, ma da parte sua c’è grande fiducia in chiave futura. Le idee sono molto chiare.
Uno dei piloti che stanno maggiormente deludendo in questo 2023 è senza dubbio George Russell, che rispetto al suo primo anno in Mercedes ha fatto registrare un passo indietro. Il talento britannico è salito sul podio una sola volta, con il terzo posto al GP di Spagna corso a Barcellona, e per il resto, non ha mai offerto prestazioni così strepitose, venendo nettamente battuto da Lewis Hamilton.
George è solo settimo nel mondiale con 109 punti, e dopo Monza è finito alle spalle di entrambi i piloti della Ferrari, che nel complesso hanno disposto di una monoposto inferiore rispetto alla sua Mercedes. Tra lui ed Hamilton ci sono ben 55 punti di differenza in classifica mondiale, l’equivalente di due week-end di gara, ed in pochi potevano aspettarselo dopo i riscontri dello scorso anno.
Nel 2022, Russell ha battuto Sir Lewis di 35 punti, ma era soprattutto riuscito a portare a casa i risultati migliori del team di Brackley. Infatti, ha ottenuto l’unica pole position in Ungheria, ma anche le uniche vittorie in Sprint Race e gare domenicali, entrambe in Brasile. Il successo di Interlagos, invece che sbloccarlo, pare averlo fatto recedere, ed in questa stagione non è mai riuscito ad essere protagonista.
Va detto che anche la condizione psicologica può essere importante, visto che per tanto tempo aveva atteso la Mercedes, raggiungendola nel suo momento peggiore. L’approdo di George alla corte di Toto Wolff è avvenuto proprio nel momento in cui terminava il dominio totale di questo team, che per anni non aveva avuto rivali. Adesso il britannico sa che deve avere pazienza, perché il vantaggio tecnico di cui dispone la Red Bull di Max Verstappen può durare ancora a lungo.
La F1 farà tappa a Singapore domenica prossima, pista dove la Mercedes può fare bene. George Russell spera in un risultato di rilievo per dare un senso alla sua stagione, anche se da parte sua si è vista una grande capacità di analisi. In un’intervista concessa ad “Autoweek“, l’ex campione di Formula 2 ha fatto un interessante paragone con Max Verstappen e Michael Schumacher, ricordando come anche loro abbiano dovuto aspettare molto per vincere.
Ecco le sue parole: “Max ha aspettato quattro anni in Red Bull prima di avere la vera possibilità di lottare per un campionato. La stessa cosa successe con Schumacher, che aspettò quattro anni prima di vincere il primo mondiale. Tutti noi lo ricordiamo dominante con quella macchina, ma prima ha dovuto attendere e soffrire parecchio“.
Le parole di Russell sono sacrosante, con Verstappen che dal 2016 al 2020 non ha mai avuto un mezzo troppo performante, mentre Schumacher almeno riuscì a giocarsi il titolo sin dal 1997, al secondo anno in Ferrari. Il britannico deve solo ritrovare la concentrazione e la fiducia, dal momento che, come abbiamo visto, il talento che ha a disposizione è davvero enorme.