Sono rimasti tutti sconvolti dalla novità sul tema degli autovelox. Ciò che è successo in precedenza era illegittimo.
Il regolamento vigente del Codice della Strada è in continua evoluzione, specie nel momento in cui vengono riscontrate delle falle all’interno di esso. Grazie a un ricorso giudiziario, è emersa una novità che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare e che ha creato molto clamore a livello mediatico.
Non poteva essere altrimenti, vista la portata della notizia. La sentenza finale definitiva ha dichiarato che ciò che era successo a un automobilista in passato era del tutto illegittimo. L’avvocato dell’uomo è riuscito a evitare il peggio per il suo assistito ma, ora, ciò che comporterà la sua attività potrebbe creare il caos nelle strade italiane.
Più precisamente, il ricorso effettuato da parte dell’avvocato Gabriele Pipicelli era stato presentato alla prefettura di Novara. Il verbale su cui poggiava la sua richiesta si ergeva su una multa di 845 euro e sul ritiro della patente (da 6 a 12 mesi)per il suo assistito. L’automobilista aveva superato di molto il limite di velocità consentito dalla legge sul tratto di strada che stava percorrendo. Inizialmente, era stato sanzionato ma, dopo la sentenza definitiva del Prefetto, l’uomo è riuscito a scamparla.
Autovelox, la sentenza che cambia tutto
Il ricorso che è stato presentato da parte dell’avvocato Pipicelli si è concentrato su un autovelox approvato ma che, però, non poteva esser considerato come omologato. “Solamente le misurazioni eseguite con quest’ultimo possono considerarsi come legittime”, fa sapere l’avvocato (Fonte: Torino.repubblica.it). “Il Prefetto di Novara ha preso atto del fatto che l’apparecchio utilizzato dalla Polizia stradale non era omologato ma solo approvato”, ha affermato in merito all’autovelox utilizzato per immortalare l’automobilista multato.
Il verbale, quindi, è stato annullato, come anche tutte le sanzioni a esso collegate. Principalmente, l’assistito dell’avvocato Pipicelli aveva oltrepassato il limite sfrecciando a una velocità pari a 255 km/h. In quel tratto di strada, però, il limite era pari a 130 km/h. L’episodio in questione era avvenuto durante lo scorso maggio e all’uomo era stata anche ritirata la patente di guida.
Ora, però, il Prefetto ha verificato l’apparecchio usato in quell’occasione, il quale non è risultato omologato. All’automobilista è stata consegnata nuovamente la patente di guida, ma ciò che ha fatto è andato a minare l’incolumità degli utenti che stavano circolando nella zona in cui sfrecciava pericolosamente a una velocità allarmante. Infatti, con quell’andatura avrebbe potuto provocare incidenti anche mortali.
Di fatto, sono molti i cittadini che potrebbero fare ricorso dopo aver compiuto gesti così incoscienti. Proprio per questo, la sentenza ha creato enorme caos sul tema, il quale finirà sotto l’occhio del ciclone mediatico e potrebbe portare a ulteriori risvolti.