Una Ferrari molto particolare è stata ritrovata abbandonata in un campo, ma niente è come sembra. Ecco cosa è accaduto.
Oggi vi parleremo di una storia che non farà di certo piacere ai fan della Ferrari, dal momento che una splendida vettura di Maranello è stata verosimilmente abbandonata in un campo. Le vetture del Cavallino sono dei gioielli senza tempo, ed anche quelle di tanti anni fa devono essere trattate con i guanti bianchi, per non mandare all’aria il loro valore e per conservare intatta la loro storia.
La Ferrari di oggi è sicuramente ben diversa da quella del passato, dal momento che ora si lavora sulle auto ibride e che tra due anni arriverà anche la prima elettrica, ma è così che vanno le cose. Ora vi parleremo di un capolavoro che ha fatto la storia di Maranello, e che merita di essere salvata, anche se le cose sono diverse da come ve le potete immaginare.
Ferrari, ecco la 328 GT che è stata ritrovata
Sul sito web “Autoeveryeye.it“, è stata raccontata una storia che ha dell’incredibile. Infatti, in un campo è stata abbandonata una Ferrari 328 GTB, ma poi si è scoperto che era un falso. A quanto possiamo immaginare, era stato pubblicato un primo articolo in cui si diceva che questa era un’autentica auto del Cavallino, poi corretto specificando che la vettura era in realtà una Pontiac Fiero, sulla quale sono stati apposti gli adesivi della casa di Maranello, modificando anche la carrozzeria per farla sembrare simile all’originale.
Pensate che, in base a quanto raccontato, il proprietario si è detto convinto che si tratti di un modello originale di Maranello, ma a ben guardare non lo è affatto. La vettura, che sia falsa o meno, non merita comunque di fare quella fine, e sarebbe molto bello se qualcuno riuscisse a salvarla ed a riportarla nelle sue condizioni originali, visto che ad oggi è ridotta davvero male.
La Ferrari 328 è un gioiello che risale a tanti anni fa, dal momento che la sua produzione avvenne tra il 1985 ed il 1989. Come spesso accade, fu prodotta in due diverse specifiche, la GTB e la GTS. La prima è la Gran Turismo Berlinetta, ovvero la versione con tetto chiuso, mentre la secondo è la Gran Turismo Spider, che vi dava la possibilità di sfrecciare con i capelli al vento.
Esse derivavano dalla 308 GTB e GTS, e rispetto a queste, vennero fatte delle piccole modifiche alla carrozzeria ed al motore, ma non si trattava di vere e proprie rivoluzioni. Il motore e la trazione erano situate al posteriore, con un cambio a cinque rapporti, ovviamente manuale. Come detto poco fa, gli esemplari furono davvero pochi.
Il motore aveva una potenza massima di 270 cavalli, che possono sembrare pochi per una supercar, ma che per un’auto di quasi quarant’anni fa era un dato a dir poco notevole. Di certo, la casa di Maranello quando realizza delle vetture lo fa sempre in maniera egregia, ed è per questo che in giro esistono parecchie copie, che però non saranno mai come le originali.