Sono trascorsi tre anni dal ritiro di Valentino Rossi, uno dei piloti più iconici della MotoGP: è lui stesso a ricordare il perché dell’addio.
Nel 2021 Valentino Rossi si ritirava dalla MotoGP, lasciando un vuoto incolmabile. Dal 1996 al 2021, Rossi ha vinto nove titoli mondiali, collezionando 115 vittorie e ben 235 podi. Uno dei piloti più iconici di questo sport, una vera leggenda del Motorsport, probabilmente il pilota più osannato e più popolare al mondo. Ora, a distanza di tre anni, torna a parlare del perché del suo addio.
Il Dottore, oltre a essere una leggenda dello sport, è diventato anche un personaggio mediatico, famosissimo anche per chi non ha dimestichezza con il mondo delle corse. Tuttavia, nonostante la posizione di prestigio e i trionfi conquistati in pista, la carriera del pilota ha avuto anche diversi momenti bui, durante i quali lo stesso Rossi ha attraversato delle crisi esistenziali profonde.
Le motivazioni che hanno costretto Valentino Rossi a chiudere con la MotoGP
Nel corso degli anni, Valentino Rossi ha pensato diverse volte di smettere di correre sulle due ruote, magari per provare altri sport. Per un periodo ha svolto anche dei test per la Ferrari, con l’ipotesi di un debutto in Formula 1, mai concretizzato. Alla fine, Rossi ha deciso di proseguire in MotoGP, la sua più grande passione, passando da Aprila, Honda e Ducati, per poi terminare in Yamaha.
Proprio con la sua Yamaha è riuscito a conquistare tre campionati mondiali di seguito, e un terzo posto nel mondiale 2018. Le ultime tre stagioni, dignitose, hanno spinto il pilota a chiudere la carriera, complice anche l’età avanzata, 42 anni, non pochi per uno sport del genere. Nonostante tutto, la decisione di dire addio alla MotoGP è stata molto sofferta.
Non è semplice ritirarsi, non è semplice dire addio al mondo nel quale si è cresciuti, e per il quale si è combattuto con tutte le forze per realizzare il proprio sogno. Alla fine, però, lo scontro con la realtà è inevitabile, e bisogna lasciare spazio ai giovani. Ricordando il suo ritiro, Rossi è tornato a chiarire le dinamiche che lo hanno portato a chiudere con la MotoGP.
Perché Valentino Rossi ha detto addio alla MotoGP: la spiegazione dopo tre anni
A distanza di tre anni, quasi in lacrime, il leggendario “Numero 46” ha affermato: “Ho cercato di correre in moto il più a lungo possibile, non volevo fermarmi al top, volevo fermarmi quando non ce la facevo più; la passione per le moto è sempre stata fantastica e non volevo rimpianti”, per poi proseguire: “ho finito con la MotoGp, per prepararmi a salire in macchina”.
Come sappiamo, dopo le vittorie sulle due ruote, il Dottore ha iniziato a correre su quattro ruote, nei campionati di Endurance, come il Fanatec, dove ha riportato ottimi risultati. Inoltre, nel 2013 ha fondato la sua scuderia, chiamata VR46 Racing, team che partecipa ai campionati di MotoGP e di Moto2, la quale, in dieci anni, è diventata sempre più importante e affermata.
Oggi, Valentino Rossi si ritiene soddisfatto, ha corso al massimo finché ha potuto, ha fondato una sua squadra, che segue costantemente, continua a correre per divertimento, e si gode la sua famiglia. A proposito, sapete quali veicoli possiede in garage Valentino Rossi?