Il 2021 si apre con un segno decisamente negativo per le officine. Il settore delle riparazioni auto infatti ha registrato un calo sostenuto, soprattutto causato dalle restrizioni anti Covid-19 che hanno fermato la mobilità per molti mesi.
La maggior parte delle attività di autoriparazioni (circa il 61% di quelle attive nel nostro Paese) ha infatti dichiarato di essere riuscita a mantenere il flusso di lavoro su livelli normali, ma gli estremi si allontanano. Quelle che hanno dichiarato un forte calo (circa il 31%), infatti, sono quattro volte di più di quelle che hanno visto aumentare il carico di lavoro (ferme all’8%). A pesare sul carico di lavoro per chi fa riparazioni auto nel 2021 soprattutto la pandemia, che per molti mesi ha limitato, se non bloccato totalmente, gli spostamenti.
Il calo più importante è stato registrato nei primi giorni di gennaio (con il lockdown su tutto il territorio nazionale), quando le restrizioni alla circolazione per il contenimento del virus hanno fatto sì che pochi automobilisti avessero bisogno di interventi di riparazione alle proprie vetture.
Per le Regioni che hanno mantenuto la zona di rischio rossa o arancione, ossia quelle più colpite dove le misure di contenimento sono state mantenute alte) questo calo è poi proseguito nelle settimane successive.
I dati sono stati raccolti dal Barometro sul sentiment dell’assisenza auto, elaborato dall’Osservatorio Autopromotec. Il report indica anche che il mancato guadagno non è derivato da un abbassamento dei prezzi per le prestazioni offerte dalle officine e riparazioni auto, rimasti stabili nell’81% degli autoriparatori, bensì nella minore richiesta di assistenza.
L’Osservatorio Autopromotec fornisce anche un quadro di previsioni per i prossimi tre-quattro mesi. In questo senso, i volumi di attività per le riparazioni auto induce ad un cauto ottimismo. Il 68% degli autoriparatori che hanno fatto parte del sonaggio, infatti, prevede un mantenimento dell’attività attuale, mentre il 16% ipotizza che nei prossimi 90 giorni di potrebbe verificare un incremento nella richiesta di intervento. Stessa percentuale per chi, al contrario, si aspetta una diminuzione del carico di lavoro nei prossimi mesi.
Per quello che riguarda i prezzi, il 3% prevede un aumento, l’84 una sostanziale stabilità del costo delle riparazioni auto, il 13% ritiene che potrebbe verificarsi una diminuzione.