Brutte notizie per migliaia di motociclisti: diversi modelli di moto presentano difetti che potrebbero mettere a rischio la sicurezza in strada.
Il 2024 si sta rivelando un anno complicato per il mondo delle due ruote. Come gocce di pioggia in un temporale estivo, fioccano le comunicazioni di richiamo da parte delle principali case motociclistiche. E non si tratta di piccoli problemi estetici o di dettagli trascurabili.
Al contrario, alcune delle criticità emerse potrebbero avere conseguenze serie sulla sicurezza di chi viaggia in moto. Le case produttrici stanno correndo ai ripari, ma l’apprensione tra i proprietari cresce di giorno in giorno.
Un’ondata di problemi tecnici che preoccupa
La situazione più delicata riguarda BMW, con tre richiami che hanno fatto tremare i polsi agli appassionati. La nuova ammiraglia R 1300 GS nasconde un potenziale rischio di incendio. Il problema nasce da un difetto nel relè di avviamento, dove l’umidità può causare corrosione e surriscaldamento. Non va meglio per chi ha acquistato le borse laterali Vario: potrebbero trasformarsi in pericolosi proiettili volanti durante la marcia.
Honda deve fare i conti con guai non da poco. La maestosa GL1800 potrebbe spegnersi all’improvviso per un cedimento nel riduttore primario. La nuova Transalp, orgoglio della casa dell’ala dorata, nasconde una trappola nel cavalletto laterale che potrebbe cedere durante la marcia. E come se non bastasse, alcuni modelli sportivi della gamma CBR potrebbero lasciare a piedi i proprietari per un malfunzionamento della pompa benzina.
Anche i gioielli italiani non sono immuni da problemi. La muscolosa Ducati X Diavel deve tornare in officina per un difetto allo schienale del passeggero. Le americane di Harley-Davidson, simbolo di libertà su strada, potrebbero tradire i proprietari con problemi elettrici e di stabilità oltre i 160 km/h.
Suzuki ha scoperto due spine nel fianco: la leggendaria Hayabusa potrebbe perdere efficacia nei freni, mentre la nuova V-Strom 800DE monta pneumatici posteriori che rischiano di deformarsi pericolosamente. Non ride nemmeno Triumph: le sue naked e sport-touring soffrono di problemi alle forcelle e di surriscaldamento.
Le case emergenti non fanno eccezione. CF Moto deve richiamare la 450 SR per problemi allo sterzo, Voge fa i conti con anomalie al controllo trazione della SR4, mentre persino gli accessori Yamaha potrebbero interferire con il funzionamento dei freni.
Questa cascata di richiami, per quanto allarmante, mostra almeno un lato positivo: le case produttrici non nascondono la polvere sotto il tappeto. Ogni marca sta contattando i proprietari per risolvere gratuitamente i problemi. Un gesto di responsabilità che, seppur tardivo, dimostra attenzione verso la sicurezza dei motociclisti. Nel frattempo, chi possiede uno dei modelli coinvolti farebbe bene a prestare particolare attenzione e a non ignorare le comunicazioni della casa madre.