[didascalia fornitore=”Shutterstock”]Foto Shutterstock | di Gorodenkoff[/didascalia]
Ricerca e sviluppo, nel mondo delle auto, sono due delle componenti più importanti alle quali le gradi case destinano parte dei loro budget: tra i grandi brand, però, c’è chi investe di più e chi, invece, preferisce investire il proprio fatturato in altri progetti. A svelare quali sono i brand che spendono è l’edizione 2019 del “Quadro di valutazione R&S dell’Ue” pubblicato dalla Commissione europea sulla base di uno studio interno di Joint Research e relativo la classifica delle 2.500 prime società mondiali in base ai loro investimenti in ricerca e sviluppo; tra le industrie automobilistiche la prima è Volkswagen con 13,6 miliardi di euro di risorse destinate a questo specifico segmento davanti a Daimler, al secondo posto con 9 miliardi di euro, seguita da Toyota a quota 8,2 miliardi.
Sono quindi le case automobilistiche tedesche quelle che investono di più in ricerca e sviluppo: a confermare il dato, oltre alla somma investita, c’è anche la percentuale destinata a questo specifico settore che rispecchia l’andamento generale con Volkswagen che destina il 5,8, 5,4% per Daimler, 5,1% per Ford, 5,3% per GM, 5,3% per Honda. Tra coloro che investono di più, poi, c’è BMW con il 7,1% del fatturato e investimenti in rapida crescita con 6,9 miliardi di euro. Valori che servono a spiegare il profondo cambiamento che sta avvenendo nel settore automotive, pronto ormai a puntare il focus su nuovi progetti e tipologie di veicoli come nel caso del Gruppo PSA, che nel 2019 ha fatto registrare uno dei maggiori incrementi del budget di spesa nel settore automobilistico (+ 24,7%) grazie all’integrazione di Opel.
Non sono solo le case auto a guardare con interesse il settore della ricerca e sviluppo, ma anche quello della componentistica con tassi superiori al 7%. A guidare questa speciale classifica c’è Bosch con una spesa di 6,1 miliardi di euro (+4,3% rispetto al 2018), cioè il 7,9% del suo fatturato. Tra le altre, invece, particolarmente significativo l’investimento di Denso che spende 3,9 miliardi di euro (9,3% del fatturato) e Continental a quota 3,3 miliardi di euro (7,6%). Ricerca e sviluppo, però, significa anche brevetti relativi alle tecnologie ambientali: al primo posto, in questo caso, si colloca Toyota con 2344 registrazioni nel 2019, ma al secondo si piazzano Hyundai-Kia con un totale di 1.767 brevetti seguite da GM (941), Bosch (912), Volkswagen (726), Honda (538), Denso (502) e Nissan (456).