Ricambi auto usati, la nuova truffa: come riconoscerla e come difendersi

Negli ultimi giorni, è stata segnalata una nuova truffa ai danni degli automobilisti che riguarda la vendita online di ricambi usati.

Auto
Auto, la nuova truffa dei ricambi usati online (Allaguida.it)

Una nuova truffa ha preso di mira gli automobilisti italiani che sempre più spesso finiscono nella rete dei malviventi. In questo caso il raggiro riguarda la vendita di ricambi usati online con i malviventi che hanno clonato i siti o le pagine social di aziende del settore per ingannare gli utenti.

A segnalarlo è stato il presidente dell’Ada (Associazione degli autodemolitori italiani), Anselmo Calò, che ha spiegato come funziona la truffa e come difendersi in questi casi. Inoltre, lo stesso Calò ha spiegato che già molti operatori hanno presentato denuncia e che la stessa associazione porterà il dossier alle forze dell’ordine.

Truffa ricambi usati online: la segnalazione dell’Ada sul nuovo raggiro

Computer
Truffa online dei ricambi usati, come riconoscerla (Allaguida.it)

L’Ada ha lanciato un nuovo allarme per mettere in guardia gli automobilisti in merito ad una truffa che negli ultimi mesi sta circolando su internet e riguarda la vendita online di ricambi usati. Il presidente dell’associazione, Anselmo Calò, ha spiegato, difatti, che dei malviventi hanno utilizzato indebitamente il nome di aziende del settore per raggirare gli utenti.

Nel dettaglio, Calò, come riporta la redazione del sito di Quattroruote.it, ha affermato che i truffatori hanno clonato le pagine social o il sito internet di queste aziende, anche di quelle che non vendono ricambi online. A questo punto, le vittime si trovavano di fronte un sito o una pagina Facebook molto simile a quella originale, su cui, però, venivano indicati falsi contatti, che variano continuamente, e dati di carte prepagate su cui si chiedeva di effettuare il bonifico. I malviventi, inoltre, in alcuni casi, hanno inviato fatture false ai malcapitati, questo per rassicurarli che la transazione fosse avvenuta correttamente, ma si trattava di una truffa ben congegnata. Solo quando, dunque, il prodotto non è giunto a destinazione, la vittima si è accorta di essere stata ingannata.

Il presidente di Ada ha poi proseguito affermando che i vari operatori coinvolti hanno già presentato denuncia e che l’associazione stessa, a breve, presenterà un dossier in merito alla Polizia Postale. Le forze dell’ordine, secondo Calò, saranno in grado di rintracciare i truffatori attraverso i contatti e i dati dei conti che venivano indicati sui falsi siti.

Come difendersi dalla truffa

Infine, le raccomandazioni per gli automobilisti che devono sempre prestare attenzione ai siti su cui acquistano i ricambi e informarsi bene sull’azienda, i contatti e, prima dell’acquisto, richiedere l’invio di un’e-mail con i dati per il pagamento e poi verificare se siano corretti. Prestare attenzione anche se i conti o le carte siano intestate a persone fisiche, dato che le aziende hanno sempre dei conti aziendali per ricevere i bonifici.

Gestione cookie