Revisione auto, serve farla ogni due anni (Instagram)
Il controllo periodico del veicolo è obbligatorio per legge, senza si rischiano grosse sanzioni: ma si può fare prima della scadenza?
La scadenza della revisione dell’auto è una di quelle date che devono essere cerchiate in rosso sul calendario. In un mondo dove siamo costantemente obbligati a rispettare i termini sia a livello lavorativo che nel quotidiano, è possibile che la deadline per il controllo del proprio veicolo possa essere dimenticato. Circolare senza revisione porta numerosi problemi: in caso di controllo le sanzioni possono essere anche pesantissime e, inoltre, se dovesse esserci un incidente le compagnie assicurative non coprirebbero il danno in caso di assenza dell’apposito tagliando.
In caso di avvenuta revisione, infatti, viene consegnato un bollettino che deve essere inserito all’interno del libretto di circolazione dell’auto sul quale viene anche indicato entro quando bisognerà effettuare il controllo successivo.
Innanzitutto bisogna evidenziare come la revisione sia fondamentale per il proprio veicolo. Durante il controllo vengono effettuati diversi test per verificare le condizioni sui gas di scarico, la rumorosità , l’integrità e l’efficienza dei dispositivi di illuminazione, l’integrità e il funzionamento dell’elettronica, il clacson, l’efficienza dell’impianto frenante, e altri controlli che possono riguardare penumatici, tergicristallo, sterzo, cinture di sicurezza.
La revisione, ad esclusione di un veicolo nuovo che ha una validità iniziale di quattro anni, deve essere fatta ogni due anni ed è gestita dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri da un sistema di videosorveglianza che monitora le officine autorizzate alla revisione grazie a speciali telecamere che attestano che l’operazione sia stata svolta regolarmente. Qualora ci si accorgesse di circolare con la revisione scaduta ci si deve recare subito al Dipartimento dei Trasporti Terrestri oppure rivolgersi ad un’officina autorizzata. Esiste comunque un periodo di tolleranza per effettuare il procedimento: infatti le sanzioni non vengono comminate già dal giorno successivo alla scadenza riportata sul certificato scaduto ma c’è tempo entro la fine del mese nel quale è stata eseguita la revisione.
Ma per i più premurosi, o per coloro che hanno paura di dimenticarsi di effettuarla, è possibile procedere con la revisione prima della scadenza? La risposta è sì. Non esistono infatti limiti di tempo in anticipo. Ovviamente il conteggio per la nuova revisione verrà poi fatto partire dal giorno in cui viene effettuata la verifica. Le revisioni successive alla prima devono essere effettuate ogni due anni, entro il mese in cui è stata effettuata quella precedente.
L’anticipo è quindi sicuramente una possibilità per i più premurosi ed evitare spiacevoli inconvenienti qualora si dovesse circolare con la revisione scaduta. La multa, se sorpresi sprovvisti, è compresa tra 169 e 679 euro, ma la cifra può lievitare enormemente in caso di recidiva.