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Nel listino Renault e Dacia il GPL ormai è un’alimentazione quantomai presente in modo assiduo, allora anche la piccola Renault Twingo non poteva essere da meno. La nuova Renault Twingo GPL si prefigge infatti il compito, arduo, di abbattere i costi di gestione per una citycar che, tutto sommato, già di suo non ha costi vivi altissimi. Noi abbiamo cercato di scoprire se il GPL può davvero essere una valida alternativa.
[didascalia fornitore=”altro”]Losanga Renault Twingo Duel GPL[/didascalia]
Oggettivamente la nuova Renault Twingo la conosciamo tutti quanti. Studiata in collaborazione con smart per un pianale condiviso proprio tra Renault Twingo e le due smart, fortwo e forfour, la piccola citycar francese fa del design accattivante il suo punto di forza. Le sue linee bombate e morbide l’hanno resa un must per il pubblico femminile, tanto che il 67% circa dell’utenza che compra questo modello è proprio donna. Date le fattezze non ci meravigliamo di questo dato: le linee gentili di tutto il blocco anteriore, unite a fari sinuosi hanno un fil rouge proprio femminile. Diverso il discorso per il posteriore, dove in realtà il grande lunotto – in parte oscurato – affianca dei gruppi ottici posteriori che forse hanno più un moddo maschile. Certo è che non possiamo definire un’auto prettamente femminile o prettamente maschile, perchè sono gusti estetici ed ogni modello è parimerito destinato ad entrambi i sessi. Basti pensare alla Twingo GT, ad esempio…
[didascalia fornitore=”altro”]Strumentazione della nuova Renault Twingo Duel GPL[/didascalia]
Oggettivamente la Renault Twingo è un’auto piccola, lunga circa 3 metri e 59 centimetri all’interno dei quali devono prendere posto non solo persone sui sedili anteriori ma anche su quelli posteriori. Un abitacolo di dimensioni maggiori di quanto ci si aspetterebbe è stato possibile grazie al motore posto sopra il retrotreno, ad esempio, perchè ha permesso un cofano anteriore davvero striminzito. Ecco che non ci sono tantissimi problemi nel “vivere” all’interno della Twingo, anche se l’accesso per i passeggeri posteriori non è esattamente il top, così come i vetri a compasso. Nonostante il volante che non si regola in profondità non è difficile trovare la propria posizione di guida ideale ed anche i passeggeri leggermente più alti della media dietro non toccano con la testa sotto al cielo dell’abitacolo, ma in quanto a spazio per le gambe c’è da mettersi d’accordo con i passeggeri anteriori, che magari possono slittare il proprio sedile più avanti. Minimal nella strumentazione, con la mancanza del contagiri, ma il sistema infotainment touchscreen permette di svolgere funzioni che fino a qualche anno fa era impensabile trovare su auto di questo segmento, sempre con la colorata interfaccia tipica del sistema multimediale Renault. L’unica vera differenza, ad occhio nudo, tra la versione GPL e quella standard? Semplice: il tastino di commutazione carburante alla sinistra del volante!
[didascalia fornitore=”altro”]Prova su strada della nuova Renault Twingo Duel GPL[/didascalia]
Renault Twingo GPL fa della città, del traffico urbano e dei vicoletti stretti il suo terreno di battaglia ideale. Un terreno lungo il quale si districa con un’agilità quasi senza pari, merito di un raggio di sterzata di 4.3 metri garantito dal fatto che il motore è posto dietro. Oggettivamente gli ingegneri hanno potuto permettere alle ruote di girare di più, tutto a favore non solo della possibilità di divincolarsi nel traffico cittadino ma anche di poter parcheggiare con due semplici manovre nel 99% dei casi. Ma il vero e proprio cuore della nostra prova sta nel motore turbo GPL, un 90 cavalli che con il mix di 31 litri di GPL e 35 di benzina potrebbe superare senza grossi problemi i 1000 km di autonomia complessiva, stando a quanto dichiara la casa. L’impianto è un Landi Renzo montato direttamente in fabbrica, che agisce su un motore in alluminio con pistoni con trattamento superficiale in grafite – che significa maggiore scorrevolezza e miglior risposta del motore – ma soprattutto con omologazione Euro 6D-Temp. Ma ai più attenti di voi che state leggendo un dubbio dovrebbe cominciare ad attanagliarvi: la posizione del serbatoio GPL. Nella più classica delle configurazioni il serbatoio toroidale del GPL è posto sotto al pianale del bagagliaio, al posto di quella che dovrebbe essere la ruota di scorta, ma su un’auto che ha esattamente il motore in quella zona bisogna trovare altro spazio. Sulla Renault Twingo GPL l’hanno trovato sotto al pianale, nella zona anteriore. In poche parole sotto i piedi di conducente e passeggero c’è il serbatoio da 31 litri di gas, poi ben collegato al motore e che risulta essere anche la causa della sola adozione del cambio manuale a 5 marce per questa versione. Ma intanto questo turbo GPL funziona davvero alla grande. In primis perchè non si avverte alcuno stacco rispetto a quando viene alimentato a benzina, in secondo luogo perchè un pieno di GPL costa davvero poco e la manutenzione è prevista con cambio filtro stato liquido a 60mila km (o 3 anni) e cambio filtro stato gassoso a 40mila chilometri. Peccato solo che soffra un po’ di turbolag quando schiacciamo il pedale dell’acceleratore a bassi giri – non vi sappiamo dire esattamente quanto proprio perchè…il contagiri non c’è! – oppure quando lasciamo e ripremiamo l’acceleratore. Ma superato questo scoglio iniziale non resta che il piacere di avere una spinta discreta, dato che 90 cv motorizzano un vero peso piuma, di poter bypassare lo stress da parcheggio difficile e di un’auto che, tutto sommato, ammortizza anche bene le sconnessioni. Sul pavè non ci sono problemi, non si “balla” troppo come il passo ridotto potrebbe lasciare immaginare, ma sulle sconnessioni più aspre si avverte l’impatto. Ma lì sfidiamo (quasi) chiunque a non farlo avvertire…
Renault Twingo GPL parte da un prezzo di 13.350 euro nella versione con allestimento Duel, con una differenza di prezzo di 1.000 euro rispetto la motorizzazione solo benzina.