In casa Renault continuano i test in chiave futura, ed ora c’è una divisione che punta su un kit esclusivo. Ecco come funzionerà.
La Renault è uno dei pochi marchi europei che può guardare con ottimismo al presente ed al futuro, viste le scelte strategiche che hanno portato ad aumentare le proprie vendite a livello globale, al contrario della concorrenza locale. In queste ore, è stato svelato ufficialmente il concept Emblemé, con 1.000 km di autonomia, un’auto che combina la potenza dell’elettrico e dell’idrogeno, assicurando ottime prestazioni e tagliando, in tutto e per tutto, le emissioni inquinanti.
Infatti, è prodotta con materiali riciclati e punta a ridurre l’inquinamento nel suo ciclo vita, sino ad essere riciclata nella sua quasi totalità al termine dell’utilizzo. Le innovazioni sono il marchio di fabbrica della casa della Losanga, ottimamente guidata dal CEO Luca de Meo, che crede nell’elettrificazione ed in un futuro sostenibile. Nel frattempo, la Renault si prepara ad introdurre un kit rivoluzionario utile per convertire le auto elettriche in ibride, sviluppato dal partner Horse Powertrain. Andiamo a scoprire quali sono i dettagli di questa innovazione, che fa già parecchio parlare di sé.
Per chi non l’avesse mai sentita nominare, Horse Powertrain è un’azienda partecipata al 45% dalla Renault ed al 45% dalla cinese Geely, con una quota del 10% che appartiene al colosso saudita Aramco. Ebbene, al Salone di Shanghai del 2025 è stato presentato al mondo un curioso kit, a cui mai nessuno aveva pensato prima. Tale kit rende ibride le auto elettriche, dotandole di un motore endotermico, al contrario rispetto a quanto fatto da altri. Il sistema si chiama Future Hybrid Concept e riguarda un powertrain compatto dedicato alle auto nate elettriche, che vogliono però essere sfruttate anche in chiave ibrida, con delle modifiche di lieve entità alla piattaforma.
Il sistema si basa su una singola unità che integra un motore a combustione, uno elettrico ed una trasmissione, e può essere compatibile con benzina, carburanti sintetici e biocarburanti. Si tratta di un’innovazione molto interessante, che posiziona sotto un’unica unità sistemi complessi come un sistema ibrido, ma anche parte elettrica e motore termico. Vedremo se i costruttori decideranno di riprendere l’idea della controllata di casa Renault in futuro o se la cosa resterà un unicum. Di certo, c’è la seria possibilità che qualcuno ne tragga esempio.