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Si rinnova la gamma Renault Mégane e non poteva mancare al restyling nemmeno la variante sportiva della compatta berlina coupé: la Mégane RS. Dalle foto ufficiali si evince un inedito frontale, cambiamenti poi anche negli interni e circa i dettagli stilistici.
Dal lancio nel mercato della Nuova Renault Clio i tecnici del marchio francese hanno ben pensato che quel nuovo muso sia il punto d’inizio per un ringiovanimento di tutti i modelli in gamma partendo già con Captur, Zoe, Fluence (ancora attesa al debutto la nuova generazione), Koléos e altre ancora. E’ un esercizio di stile ben riuscito quello che identifica le nuove Renault che le si riconoscono per il particolare nero che sembra unire i due gruppi ottici anteriori sfoggiando centralmente il logo della Losanga.
Già abbiamo avuto modo di vedere Renault Mégane Coupé RS in questa nuova veste alla scorsa edizione del Salone dell’automobile di Francoforte affiancata a tutta la gamma. Per quanto riguarda però il modello dell’articolo, nello specifico, le novità hanno riguardato anche in particolar modo la sua tecnologia dato l’innovativo sistema R.S. Monitor 2.0 utile per la raccolta dei dati mentre si sta guidando.
Oltre a quel dettaglio impossibile da non notare anteriormente, la versione RS ne fa della sportività una carta vincente non solamente sotto il punto di vista prestazionale ma anche nel design in quanto, rispetto alle altre Mégane, questa sfoggia anche dei fanali anteriori con fondo nero ed una fascia argentata che sembra determinare “cattiveria”. Inedito lo splitter anteriore che si trova lungo tutto il frontale della vettura. Sembra che il lavoro di rinnovamento stilistico sia stato concepito solamente per questa parte della vettura in quanto guardandola posteriormente o di lato ulteriori novità rispetto a prima non le si scorgono.
Ricordate le versione speciale, l’ultima della precedente generazione? Era la Mégane Coupé RS Red Bull Racing RB8 e sembra che da quella serie limitata il nuovo modello abbia preso qualcosa in eredità come ad esempio i sedili Recaro realizzati in pelle a doppia finitura e con il logo Renault Sport sui poggiatesta oltre poi ai cerchi in lega da con diametro da 19 pollici previsti come optional in tonalità nera con strisce grige gommati Bridgestone ad alte prestazioni (per l’occasione) che sono altresì i medesimi che equipaggiano la versione Trophy che ha disputato il miglior tempo al Nurburgring.
Tra il listino optional della Nuova Mégane Coupé RS c’è il Design pack che nello specifico prevede lo splitter F1, spoiler posteriore e bandelle laterali in tonalità rossa.
A spingere la nuova generazione di Mégane Coupé RS è la stessa motorizzazione di prima, nonché il 2.0 16V forte di una massima potenza di 265 cavalli e 360 Nm di coppia. Le prestazioni parlano di una velocità massima di 254 chilometri orari con uno scatto da 0 a 100 effettuato in 6 secondi netti.
Stando ai consumi ed alle emissioni, la Nuova Mégane Coupé dichiara una media percorrenza nel misto di 13.3 chilometri con un litro di carburante e con un pieno vengono promessi i 798 chilometri in condizioni ideali emettendo nell’ambiente 174 grammi di CO2 per chilometro.
Nella meccanica troviamo ancora una volta il differenziale a slittamento limitato, sospensioni anteriori con asse dello sterzo indipendente e per il cliente c’è l’alternativa di scegliere due tipi di telaio: lo Sport o il Cup.
Come per Renault Clio, Clio Sporter, Captur e le Renault di nuova concezione, anche per Mégane Coupé RS è stato introdotto il sistema R-Link dotato di schermo multimediale e, come prima anticipavamo, è previsto anche l’innovativo sistema R.S. Monitor 2.0 per monitorare lo stile di guida tenendo conto ad esempio del come la coppia ha lavorato o mostrare proprio i diagrammi di accelerazione longitudinale e laterale, la velocità di rotazione dell’albero motore, la potenza istantanea, l’angolo di rotazione del volante o ancora la forza applicata ai pedali. Se si è soliti fare un particolare percorso con la vettura c’è anche la possibilità di salvarlo in una pen drive e di volta in volta la vettura mostrerà se in questo tracciato si sta andando via via a migliorare le proprie doti alla guida di Mégane Coupé RS.
Renault Mégane 2.0 RS 265 cavalli 26.950 Euro
Renault Megane RS 275 Trophy
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Mettiamo che non vi basti la RS con i suoi 265 cavalli. L’alternativa c’è e si chiama Renault Megane 275 RS Trophy. Cosa cambia? Dettagli. Alcuni sostanziali, altri più raffinati, che per essere apprezzati al meglio serve avere un buon piede, sensibilità elevata e, magari, un circuito.
Il motore due litri turbo benzina garantisce 10 cavalli extra se ci si spinge ai 6800 giri/min del contagiri – merito dello scarico in titanio -, mentre resta invariato il valore di coppia massima, a 360 Nm. Per scaricare sull’asfalto tutta l’esuberanza del 4-in linea arriva tra le dotazioni di serie il differenziale anteriore a slittamento limitato, a contenere pattinamenti assicurati e fastidiosi ritorni di coppia sul volante in curva.
Sviluppata sul telaio Cup, la Megane RS 275 Trophy prosegue il filone di supersportive della Regie iniziato nel 2011 e proseguito con due versioni ribattezzate Red Bull in onore dei campioni del mondo di F1. Adesso si torna alla denominazione Trophy e più della potenza extra, tutto sommato trascurabile con quei 10 cavalli aggiuntivi, è l’assetto a regalare spunti interessanti. Detto della possibilità di montare quattro gomme Michelin Pilot Sport Cup semislick – ideali per cercare la prestazione nei track days – la Trophy sfoggia ammortizzatori regolabili Ohlins, con molle elicoidali in acciaio. L’intero corpo vettura poggia su cerchi in lega da 19 pollici, multirazze, neri, per un contrasto cromatico indovinato con la carrozzeria nel tipico giallo Renault.
Le prestazioni della RS “potenziata” non si allontanano troppo rispetto alla 265 cavalli: la velocità massima è ora di 255 km/h e per passare da zero a cento bastano 5,8 secondi. I consumi? Invariati: 7.5 litri/100 km nel ciclo misto, a patto di andare a spasso tranquilli.
Il tempo sui 20 km e 832 metri del Nurburgring. La Megane RS 275 Trophy-R (con gomme semislick Michelin) ha fermato il cronometro sui 7’54″36, ovvero oltre 13 secondi più rapida della RS che si cimentò nel 2011 sul tracciato tedesco. Il record per auto a trazione anteriore è stato fissato il 15 maggio 2014 con al volante Laurent Hurgan.
Trophy-R, come cambia
Ha strappato il primato detenuto dalla Leon R, Megane Trophy-R. Per farlo, gli interventi sulla RS 275 Trophy sono stati mirati tutti a esaltarne le prestazioni, eliminando tutto quel che c’è di superfluo. I tecnici Renaultsport sono riusciti a ridurre di 100 kg il peso, passando da 1381 a 1281 kg. Via tutti i pannelli fonoassorbenti, i sedili posteriori, il climatizzatore, la radio, i sedili posteriori; la batteria, invece, è stata sostituita con una agli ioni di litio, più leggera di 16 kg, mentre i sedili anteriori sono Recaro con guscio in policarbonato.
Tecnicamente, le variazioni consistono in un set di gomme Michelin Pilot Sport Cup 2, ammortizzatori Ohlins Road&Track regolabili – 20 posizioni all’anteriore, 30 al retrotreno – e molle in composito Allevard (agendo sulla compressione si regola l’altezza da terra). Per andare incontro ai meno esperti in materia di setup, Renaultsport rende disponibili online dei tutorial con relativa documentazione per fare l’assetto alla RS Trophy-R.
La produzione in serie sarà limitatissima: 250 esemplari appena , venduti a un prezzo (in Francia) di 45 mila euro.
Lo stile
Quattro metri e 31 centimetri di lunghezza sono vestiti che in maniera più emozionale non si potrebbe. L’anteriore è quello del restyling della gamma 2014 di Megane, accompagnato dall’ala F1 in tinta grigio chiaro, con luci diurne a led inglobate alle estremità. I dettagli nero lucido sulla calandra spiccano positivamente, al pari delle calotte degli specchietti e delle maniglie delle portiere. Dei cerchi abbiamo già parlato, e aggiungiamo solo come faccia capolino prepotentemente l’impianto frenante con pinze rosse dietro le razze.
Fa tanta scena al posteriore lo scarico Akrapovic con terminale in carbonio e linea centrale in titanio, inglobato tra i canali del diffusore, al di sopra del quale sono stati nascosti abilmente i sensori di parcheggio posteriori.
Gli interni sono il festival dell’esagerazione. Il mix tra compatta di segmento C e auto da corsa è completo. Sedili sportivi Recaro, in pelle e Alcantara, con seduta e schienale molto profilati per contenere al meglio il corpo in curva. Non mancano i richiami carbon look né sui sedili né, tantomeno, sui rivestimenti delle portiere, oltre all’inserto sulla plancia bordato di rosso. Anche il volante non si fa pregare e partecipa alla fiera dell’ostentazione: corona in Alcantara, cuciture a contrasto rosse e indicatore centrale.
Per quanto riguarda il prezzo di listino per il mercato italiano la base, senza accessori, è di 40.000 Euro.