In un mercato dove il segmento dei SUV continua a crescere Renault Koleos rappresenta già da qualche anno il comparto di quelli dalle grandi dimensioni, i cosiddetti “big-size“.
Dimensioni importanti, 4,67 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza e 1,67 di altezza, per questo Sport Utility che condivide la base con l’ammiraglia Talisman e la crossover Espace, puntando molto sul comfort.
Non per niente viene offerta solamente con il cambio automatico. E soprattutto dedica allestimenti esclusivi come quello da noi provato. L’Initiale Paris.
Una top di gamma condita da un potente 2.0 turbo diesel con 4 cilindri da in linea da 190 CV e 380 Nm di coppia (esente da ecotassa e poi vi spieghiamo perché), coadiuvato da un cambio a variatore continuo X-tronic. Quelli definiti “robotizzati” per intenderci. Inoltre presente la trazione integrale 4×4 da noi poco utilizzata peraltro.
A migliorare con il restyling di mezza carriera di Renault Koleos, non solo dettagli estetici, per renderla più appetibile dal punto di vista della silhouette, bensì la sicurezza, la tecnologia e la connettività.
Ed è una vettura che indubbiamente va a competere in una fascia di mercato non tra le più facili. Sebbene abbia un’identità e uno stile ben definito, parliamo di un SUV del segmento D (top di gamma Initiale Paris) che di listino costa 46mila euro. Non proprio in linea con chi acquista Renault.
L’allestimento Initiale Paris di Renault Koleos
Ma cerchiamo di capire cosa ci si porta a casa pagando una cifra così importante con questa Koleos esclusiva.
Se l’impatto è chiaramente molto lussuoso e distintivo, con un aggiornamento importante della calandra, è all’interno dell’abitacolo che si percepisce di guidare un’auto di livello premium.
Di serie troviamo climatizzatore automatico bizona, freno di stazionamento elettrico, illuminazione interna AMBIENT LED, retrovisore interno fotocromatico, e sedili anteriori riscaldabili.
Presente il sistema di infotainment R-Link2 compatibile con Android Auto e Apple Car Play con tutti i servizi di connettività e navigatore con Cartografia Europa (non brilla molto nella grafica). Tablet in verticale con touchscreen da 8,7″, radio digitale con Bose Sound System a 13 altoparlanti, bluetooth e comandi vocali, 2 prese USB e aux-in.
In quanto a selleria, sedili anteriori e posteriori in misto pelle/similpelle con gli anteriori regolabili in altezza. Sedile guidatore con funzione massaggio e regolazione lombare elettrica oltre che a regolazione di guida elettrica, volante in pelle e riscaldabile.
E ancora tetto panoramico aprile elettricamente, apertura portabagagli “mani libere” e chiusura elettrica, retrovisori esterni con funzione memoria e direzionali in retromarcia, easy access system.
Lato sicurezza c’è il mondo. Controllo pressione pneumatici, il Forward Collision Warning, l’avviso distanza di sicurezza (indica sul display digitale il tempo di distanza dall’auto che ci precede), il rilevatore di stanchezza , i fari diurni a LED con firma luminosa C-Shape, il sistema ISOFIX di ancoraggio dei seggiolini per bambini ai posti posteriori laterali, i sensori di parcheggio anteriori e Easy Park Assist, sensore angolo morto, allerta superamento della carreggiata, cruise control adattivo (un po’ cervellotico ma funzionale) parking camera posteriore e fari fendinebbia a LED con funzione cornering.
E ancora riconoscimento della segnaletica stradale con allerta superamento limite, commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti, sistema di frenata d’emergenza attiva con riconoscimento pedoni.
Una dovuta carrellata per far intendere il livello di dotazioni presenti in questo D-SUV imponente in tutto e per tutto.
Come si guida la Koleos
Posizione di guida rialzata a dominare la strada e tanta visibilità, la Renault Koleos, nonostante la sua mole (1.700 Kg), si districa bene negli spazi stretti grazie ad uno sterzo preciso e con buon raggio di manovra.
Si soffre chiaramente un po’ di sottosterzo nelle curve più lunghe se prese con una certa verve per via della massa del D-SUV, ma in compenso pavé e buche vengono “incassate” agevolmente dalle sospensioni.
Non parliamo certo di uno SUV dal DNA sportivo. La taratura morbida degli ammortizzatori non invita a correre. Siamo alla guida di una “passista” la quale trova il suo massimo agio per i viaggi lungi su tratti extraurbani e autostradali. Detto questo il controllo della stabilità interviene sempre prontamente.
Impressionante invece la silenziosità del 2.0 turbo diesel. Se non si fosse consapevoli di guidare un veicolo alimentato a gasolio non lo si capirebbe nemmeno, tanto è elevato il comfort acustico. A bassi regimi sembra quasi di avere tra le mani un’ibrida.
Inoltre con l’ultimo rapporto di marcia (sono 7 simulati dal cambio robotizzato), questo automatico lavora a soli 2250 giri e si avverte poco, come pure i fruscii aerodinamici. E quando si riaccelera dopo i rallentamenti non fa impennare fastidiosamente i giri del motore.
Restando sul motore sottolineiamo che il miglioramento in termini di emissioni che permette di non avere l’ecotassa è dovuto al fatto che oltre al FAP è stata aggiunta la riduzione catalitica selettiva (SCR), quindi è presente un piccolo serbatoio dell’AdBlue posteriore a fianco a quello del gasolio. Sono circa 16 i litri dell’ADBlue e 60 quelli del gasolio.
Autonomia quindi molto buona. Con un pieno di carburante si possono percorrere fino a 850 Km se il consumo medio dichiarato è rispettato (16,9 Km al litro).
La trazione 4×4 non abbiamo avuto modo di testarla personalmente. Un sistema che deriva dalla giapponese Nissan (parte dell’Alleanza). Quello che possiamo annotare è che sono 3 le opzioni possibili per utilizzare questa integrale intelligente, con un comando che però non è dei più pratici, in quanto posizionato sotto il volante a sinistra.
Non parliamo però di un SUV nato per l’off road ma per essere semmai polivalente. Di fatto anche l’altezza da terra (19 cm) non è tipica da fuoristrada.
Lato strumentazione annotiamo quanto Koleos paghi un po’ rispetto alla concorrenza premium. Il display digitale presente è solo centrale con livello carburante e controllo temperatura analogici posti ai lati.
Un SUV di questa caratura meriterebbe sicuramente qualcosa di più moderno, sia a livello di schema del display, sia a livello di grafiche. In sostanza la strumentazione del quadro sulla Koleos Initiale Paris è piuttosto superata.
Ma quanto consuma Renault Koleos 2.0 dCi da 190 CV?
Renault Koleos l’abbiamo guidata molto in città e anche su strade extraurbane di grossa percorrenza. Iniziamo a dire una cosa importante. Non sono previste modalità di guida “drive system” ma c’è un tasto “Eco” posto nella console centrale sotto il touchscreen che se utilizzato riduce la coppia del propulsore e quindi agevola i consumi.
Dopo oltre 1000 Km percorsi abbiamo registrato, su una percorrenza del 70% cittadina e con aria condizionata (spesso utilizzata), un consumo medio di 9,1 litri di gasolio ogni 100 Km.
Vale a dire circa 11 Km ogni litro di carburante. Non sono bassi, ma nella media per il tipo di auto. Un po’ troppo lontani però da quelli dichiarati dalla casa sul “medio” di 16,9 Km/litro.