Cessione Renault in vista? - allaguida.it
Una partita da miliardi di dollari sta per ridisegnare il panorama dell’industria automobilistica mondiale: tre giganti pronti a cambiare le carte in tavola.
Le luci sono sempre accese negli uffici dei grandi gruppi automobilistici. Qualcosa di grosso bolle in pentola: la partita che si sta giocando è quella del futuro dell’auto, e quindi dell’intere industria occidentale. lo si percepisce dall’aria tesa che si respira nei corridoi.
La notizia che circola riguarda uno dei nomi più importanti dell’industria europea: Renault. Il brand francese, secondo i rumors, potrebbe essere costretto a cedere il suo 35,7% di Nissan. Quando si muovono pacchetti azionari del genere, tutto può succedere. Niente sarà deciso, finché le firme non saranno messe sulla carta.
La spinta viene dal Giappone. Sappiamo che Honda guarda con interesse a una fusione con Nissan, ma ha posto una condizione ineludibile: vuole un partner libero da vincoli esterni. E soprattutto un partner tutto giapponese.
Il timore è concreto: le quote di Renault, un brand al centro del grande domino dell’auto, potrebbero finire nelle mani sbagliate. L’interesse già manifestato da Foxconn rende questa preoccupazione più che legittima. Una Renault “cinese” non sarebbe il partner giusto per rilanciare la centralità giapponese.
Dalle sedi dei protagonisti non trapela ancora nulla di ufficiale. Il silenzio è totale, rotto solo da qualche dichiarazione di circostanza sulla tutela degli interessi aziendali. Il piano sul tavolo prevede la nascita di una nuova holding: due marchi storici sotto lo stesso tetto, pronti a condividere tecnologie e risorse. Un po’ come due famiglie che decidono di vivere nella stessa casa, mantenendo le proprie abitudini.
Fine gennaio sarà il momento della verità. I vertici dovranno decidere se dare il via libera all’operazione. Se tutto filerà liscio, nel 2026 potremmo vedere nascere un nuovo gigante dell’automotive. Intanto Mitsubishi osserva interessata gli sviluppi, pronta a salire sul treno in corsa se le condizioni lo permetteranno.
L’industria dell’auto non è più quella di una volta. Le sfide tecnologiche si moltiplicano: elettrificazione, guida autonoma, nuove tecnologie. E sono tutte sfide che richiedono investimenti potenti: chi avrà più risorse da mettere sul tavolo vincerà. Ma per vincere occorrerà anche una chiara direzione strategica.
Honda ne vuole una che parte dal Giappone e punta al mondo, senza clandestini cinesi a bordo. Il rischio che Renault possa diventare un cavallo di Troia di quella che oggi è considerato il nemico strategico più pericolose, è oggi più che concreto.
Un nodo che Honda vuole tagliare, cacciando Renault dal nuovo “tetto” che intende costruire con Nissan.