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Prova su strada Renault Clio RS 200 Monaco GP: come ti vesto una RS con l’abito giusto per il Principato. Prestazioni ok, dettagli perfettibili.
Monaco porta alla mente la Formula 1, il rally, l’atmosfera di un mondo senza tempo fatto di ostentazione e lusso. In una sintesi di elementi, Renault lancia la versione Monaco GP della sua Clio RS. Un test su strada ci ha consentito di metterla alla prova sulle tortuose stradine che da Nizza portano al Principato, scalando il Col d’Eze, affrontando tornanti, veloci esse e decise staccate un po’ come se fossimo su una prova speciale. Non il Turini, ma qualcosa di molto vicino. Nel complesso è sportivetta che sa farsi apprezzare, tanto quanto la RS, perché di modifiche tecniche in realtà non ce ne sono.
MODELLO NON PIU’ DISPONIBILE DA AGOSTO 2016
MODELLO NON PIU’ DISPONIBILE DA AGOSTO 2016
Come cambia la Monaco GP? Dal punto di vista estetico accoglie ritocchi come elementi in nero lucido sulla carrozzeria, dalle calotte degli specchietti all’ala sul paraurti anteriore, fino al tetto e allo spoiler. Il badge alla base delle portiere è discreto e si accompagna al battitacco con numero della tiratura limitata, prevista in 750 pezzi complessivi, 250 dei quali destinati al mercato italiano. Dal primo aprile si potrà prenotare nelle concessionarie a un prezzo che parte da 24.950 euro. Cosa manca a questa soglia? Il telaio Cup, con molle irrigidite del 27% davanti e 20% al retrotreno, oltre a un assetto ribassato di 3 millimetri e cerchi da 18 pollici, manca l’RS Monitor 2.0, telemetria che registra i parametri di guida e li rende disponibili su chiavetta Usb, mancano il climatizzatore automatico, il navigatore satellitare e la telecamera posteriore. Tutti accessori presenti nella Clio RS Monaco GP protagonista della prova su strada.
Lo stile
Le due tinte principali scelte da Renault Sport sono accomunate da un unico denominatore: segnalarsi per eleganza e raffinatezza. Ecco quindi un grigio platino e un bianco perla che sono lontani dalle varianti vivaci della RS, e bene identificano l’ambiente monegasco: Mirabeau e Rascasse, questi i nomi scelti per le due varianti, a ulteriore conferma di un preciso imprinting del modello. Possibilità di abbinamento al tetto nero, per un bicolore completato dai cerchi in lega (di serie da 17 pollici con gommatura 205/45 R17, mentre i 18 pollici in optional montano gomme Dunlop 205/40 ). Bruniti anche i cristalli posteriori e il lunotto. Siamo rimasti sorpresi (e un po’ delusi), dall’assenza di fari xenon, al posto delle tradizionali lampade alogene e luce giallastra: per un prodotto che vuole inseguire il glamour di Monaco, sarebbero stati il complemento ideale delle luci diurne a led.
Interni
A bordo le novità rispetto alla RS si manifestano nella presenza di sedili sportivi in pelle Riviera, con la seduta traforata e un bel supporto laterale in curva. Alle andature più garibaldine non abbiamo mai accusato problemi di sorta nel contenimento, semmai diventano un po’ fastidiosi sulle lunghe percorrenze, proprio per i fianchetti che stringono ai lati del busto: si sta ben “incastrati”, posizione ottima per la guida impegnata, mentre pagano qualcosa in confort. Detto della placchetta Renault Sport davanti al passeggero, altri interventi che caratterizzano la Monaco GP sono gli inserti in simil alluminio parzialmente brunito, sul volante, la leva del cambio, le bocchette d’aerazione e le portiere. Il tema grigio-nero pervade tutto l’abitacolo e l’ambiente è curato: bello il volante, con un rivestimento in pelle sottile ma dalla buona ergonomia.
Un particolare sul quale avremmo gradito maggiore attenzione, non fosse altro per l’aria sportiva che pretende di mixarsi all’eleganza, è legato alle plastiche della plancia. Bene la consistenza della parte superiore, molto gradevole il disegno di tutto l’abitacolo, che è moderno, giovanile, tuttavia, si tratta di elementi rigidi al tatto. Uno sforzo aggiuntivo per offrire materiali migliori, parzialmente rivestiti almeno sui fianchetti delle portiere, crediamo sarebbe stato necessario, non fosse altro per il prezzo di listino che si può raggiungere e l’esclusività di una tiratura limitata.
Non nascondiamo di essere molto esigenti. Poi se aggiungiamo la presenza in optional degli alzavetri posteriori elettrici, ci ha deluso l’assenza della funzione Auto up&down sui finestrini, presente unicamente su quello lato guida. E’ il classico pelo nell’uovo, ma sono i dettagli più nascosti ad avvicinare un progetto alla perfezione.
Lo spazio a bordo è adeguato per chi siede davanti. I posti dietro riescono a garantire una comodità sufficiente per due adulti, semmai sono i centimetri per le gambe che non sono tantissimi, specialmente se davanti sono seduti passeggeri con una statura sopra la media. Generalmente la Clio RS non può comunque dirsi un’auto scomoda.
Bagagliaio
Ha un bel bagagliaio, sia per regolarità del vano che per capacità assoluta. Caricare quattro trolley piccoli e un paio di borse di piccole dimensioni è operazione agevole. Misurato, dà 300 litri a filo cappelliera. I centimetri persi per i posti dietro, tornano utili sul versante capacità di carico.
Dimensioni
Le dimensioni di Renault Clio RS Monaco GP sono identiche a quelle della RS normale. Misure che vedono una lunghezza di 4 metri e 9 centimetri, dei quali 2,589 sono a vantaggio del passo. L’altezza è contenuta in 1 metro e 43 centimetri, bilanciata da una larghezza di 1 metro e 73.
Motore e tecnica
Il motore turbocompresso della Renault Clio RS 200 Monaco GP è un quattro cilindri 1.6 litri, con iniezione diretta a 150 bar, basamento e testa interamente in alluminio. Assicura una potenza complessiva di 200 cavalli e 240 Nm, valore di coppia disponibile già a 1.750 giri e spalmato su un arco molto ampio, del quale diremo a breve nelle impressioni di guida. Abbinato al motore turbo c’è il cambio doppia frizione sei marce EDC, con tre modalità di utilizzo. Si parte dalla Normal, per poi trovare la Sport, dove gli innesti avvengono a un numero di giri superiore, il regime del minimo diventa più alto – da lì la maggior prontezza di risposta del gas – e il carico volante diventa superiore. Terza alternativa, tenendo premuto il tasto RS Mode sul tunnel centrale per qualche secondo, è la Race: niente controlli elettronici, niente Esc, niente controllo di trazione. L’abbiamo provata su strada, dove va usata con parsimonia considerando l’assenza di ausili elettronici alla guida, ma al contempo ripaga con una velocità di cambiata attraverso i paddles davvero piacevole. Quel che perde nella guida in Drive e modalità Normal, l’elettronica di gestione del cambio lo restituisce con gli interessi alle andature più allegre.
Capitolo consumi. Non abbiamo avuto modo di verificare le richieste di carburante nel corso del test drive. In Renault dichiarano 6.3 litri/100 km nel ciclo misto, decisamente ottimistici a nostro avviso, tuttavia, siamo pur sempre davanti a un propulsore forte di 200 cavalli. Per la cronaca, omologazione Euro5. Completiamo la scheda tecnica di Clio 200 Monaco GP ricordando il dimensionamento dei freni, dischi autoventilati davanti e pieni dietro: rispettivamente 320 e 260 millimetri di diametro.
Le prestazioni dichiarate registrano un’accelerazione da zero a 100 km/h in 7 secondi netti e una velocità massima di 230 km/h.
Impressioni di guida
Come sintetizzare il comportamento della Monaco GP? Promossa senza riserve l’erogazione del motore, in grado di assicurare una coppia costante fino ai 5000 giri/min. Non si ha mai il calcio nella schiena e questo potrebbe dar l’impressione di un motore piatto, ma così non è, e lo si apprezza nell’elasticità ai bassi regimi così come l’allungo verso la zona rossa, dove non paga passar troppo tempo. E’ un quattro cilindri dalla spinta lineare, piacevole da guidare anche in città. Trotterellare in quarta a 2000 giri/min e poco meno di 50 all’ora è un surplace rasserenante, dal quale svegliarsi affondando il gas, certi di avere una ripresa senza vuoti.
L’assetto è un’altra delle note positive: architettura tipica per questo segmento, quindi McPherson davanti e asse rigido al posteriore. Il telaio Cup, abbinato ai cerchi da 18 pollici, assicurano una precisione di guida invidiabile, con accenni di sottosterzo sul veloce piuttosto marcati. Copia perfettamente la strada la RS Monaco GP, comportamento che se da un lato è positivo perché si ha sempre l’idea di cosa accada sotto le ruote, dall’altro restituisce qualche ruvidità di troppo dentro l’abitacolo alla voce confort, specialmente su strade non perfettamente lisce. Non si raggiunge mai la scomodità di marcia, anzi è un’utilitaria prestazionale generalmente cortese con gli occupanti.
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Lo sterzo, un comando a servoassistenza elettrica, dà un buon feeling, è sufficientemente preciso e con il giusto carico. La gommatura sopperisce a eventuali limiti. Passiamo al cambio. Il doppia frizione si comporta adeguatamente in modalità Sport e Race se comandato manualmente, mentre le logiche di funzionamento in Drive sono perfettibili: cambi marcia non così pronti come abitudine al manuale vorrebbe, mantenimento di regimi elevati troppo a lungo quando vorresti invece veleggiare con una marcia superiore. Per andare a spasso in città, è obbligatorio impostare l’RS Mode in Normal e lasciare la leva in D. Le cambiate diventano molto tranquille senza rappresentare un grandissimo handicap se si accetta di passeggiare e ammirare il paesaggio. Sintetizzando, l’Edc va molto bene nella guida sportiva, meno appagante in quella rilassata. Breve cenno alla funzione Launch Control: l’abbiamo provato e possiamo dirvi che lo 0-50 orari è una vera e propria fucilata per come attacca la frizione e il sistema gestisce il pattinamento in modalità Sport (in Race, senza controlli, va parzializzato il gas per evitare di star fermi a ruote fumanti).
In conclusione, diamo un bel 7 pieno alla Renault Clio 200 Monaco GP protagonista della nostra prova su strada. Voto che risente di alcuni dettagli che avremo voluto più curati per il taglio raffinato che si è inteso dare a questa RS. I materiali delle plastiche interne dovevano offrire altro, e un faro xenon si poteva prevedere almeno tra gli optional.
Per l’esclusività è un bel giocattolo, vista la tiratura limitata. La razionalità, invece, quella dice di ritagliarsi su misura una RS 200.
Prezzo: da 24.950 euro
PRO
– Erogazione ed elasticità motore
– Assetto
– Cambio in modalità Sport manuale
– Bagagliaio
CONTRO
– Materiali interni
– Logica di funzionamento del cambio in modalità Normal e Sport automatica
MODELLO NON PIU’ DISPONIBILE DA AGOSTO 2016