In casa Red Bull Racing c’è un uomo che è, assolutamente, insostibuile. Ecco come è diventato un elemento essenziale dello scacchiere del team di Milton Keynes.
Il tre volte iridato, Max Verstappen, ha avuto il piacere di comandare le ultime tre classifiche mondiali, grazie al lavoro di tecnici geniali che hanno messo a punto vetture sensazionali. Il figlio d’arte di Jos non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una condizione di così netta superiorità, dopo aver a lungo patito a bordo di vetture di seconda fascia. Il grosso step è stato fatto con l’arrivo di Honda.
Con le Power Unit Renault i problemi sono stati innumerevoli. Il fenomeno di Hasselt si era ritrovato anche a collezionare DNF. Pian piano la casa di Tokyo ha riportato in auge il team che dal 2010 al 2013 aveva dominato la scena con Sebastian Vettel. Dopo aver vinto il braccio di ferro con Lewis Hamilton ad Abu Dhabi 2021 la punta di diamante della RBR è diventato imbattibile. Nel 2022 ha recuperato un gap iniziale da Charles Leclerc, collezionando vittorie a raffica.
Ha ritoccato il suo stesso record di trionfi nel 2023, conquistando ben 19 GP su 22 gare corse. Rimarrà, probabilmente, negli annali ma se è riuscito a portare a casa 54 vittorie totali in carriera in F1 lo deve anche ad un uomo in particolare. Max è cresciuto con una educazione militare. Papà Jos non aveva alcuna intenzione di rendere facili le cose al figlio. Lo ha portato a gareggiare nelle condizioni più estreme, imparando l’arte del duro lavoro. Si perchè di questi tempi si tratta di una vera e propria predisposizione al sacrificio che sembra essere venuta a mancare.
Tanti piloti, una volta raggiunta la griglia più ambita al mondo ed ottenuto i primi faraonici stipendi, perdono la bussola. Max non è un pilota che si distrae. E’ sempre concentrato sul suo lavoro in pista e non molla mai. Ha ottenuto in carriera un successo in più di Sebastian Vettel a soli 26 anni. Si tratta di un fenomeno senza paragoni. Nessuno, probabilmente, riuscirà mai ad avvicinarsi ai numeri del fenomeno pilota olandese.
Vettel e Verstappen devono ringraziare l’estro di Adrian Newey. L’ingegnere è una vera leggenda vivente. Il 65enne britannico continua a partecipare alla progettazione delle macchine del drink team. Lo avrete visto numerose volte anche in TV. Il suo contributo è considerato essenziale per rimanere al top. Ne è convinto Max Verstappen che ha riconosciuto tutto il suo valore al visionario inglese che si è laureato, tra l’altro, con una tesi proprio sulle auto ad effetto suolo.
“È insostituibile, sì – non si può sostituire!”. ha dichiarato Wache a Motorsport.com – Su base giornaliera, non fa parte del nostro processo. Viene più che altro dall’esterno e cerca di aiutarci o di sfidarci su diversi aspetti della squadra, come la progettazione meccanica, l’aerodinamica o la dinamica del veicolo”. Parole che suonano come un monito. Prima o poi andrà in pensione ma Newey continua ad essere coinvolto nei progetti del drink team.