Un bolide nero come la notte ha appena fatto tremare il mondo delle supercar, lasciando tutti a bocca aperta sul mitico circuito di Top Gear.
C’è qualcosa di magico che ancora aleggia sulla pista dell’ex aeroporto di Dunsfold Park. Forse sono i fantasmi delle infinite sfide che hanno fatto sognare milioni di appassionati per oltre vent’anni, o forse è semplicemente quel fascino british che la BBC ha saputo costruire attorno a questo nastro d’asfalto nel Surrey.
La trasmissione potrà anche aver chiuso i battenti, ma il circuito continua a raccontare storie incredibili. E quella di oggi ha dell’incredibile. La protagonista è una creatura che sembra uscita dalla matita di un designer di astronavi: la Koenigsegg Jesko Attack.
Con la sua livrea scura e le forme taglienti come lame di rasoio, ha appena fatto quello che nessuno credeva possibile. Ha divorato il tracciato in 1 minuto, 10 secondi e 9 decimi. Roba da far venire i brividi. La Ferrari SF90, che fino a ieri si pavoneggiava con il suo record, ora deve accontentarsi di guardare la coda di questa belva svedese.
Certo, qualche vecchio appassionato potrebbe ricordare la Caparo T1 del 2007, che aveva fatto ancora meglio. Ma quella era più una formula racing con targa che una vera auto stradale. Tanto che lo stesso Clarkson l’aveva bocciata: non riusciva nemmeno a superare un dosso senza grattare.
Questa Jesko invece è tutta un’altra storia. È una vera auto, per quanto estrema possa essere. Sotto il cofano nasconde un V8 biturbo da 5 litri che sprigiona una potenza quasi imbarazzante: 1.600 cavalli. Come avere una centrale elettrica portatile, ma con un sound che fa venire la pelle d’oca.
La versione Attack non è nemmeno la più estrema della famiglia. C’è una sorella ancora più cattiva, chiamata Absolut, che promette velocità da capogiro. Si parla di 500 all’ora, una cifra che fa quasi paura solo a pronunciarla. Ma mentre l’Absolut è stata pensata per le velocità pure, l’Attack è stata progettata per domare i circuiti più impegnativi.
Le sospensioni sono state affinate come quelle di un’auto da corsa. L’aerodinamica è così sofisticata che sembra studiata in un tunnel del vento della NASA. Ogni dettaglio, dalla più piccola presa d’aria all’ultimo diffusore, lavora per tenere questa belva incollata all’asfalto come se fosse guidata da magneti.
Il tempo record sul circuito di Top Gear non è solo un numero da aggiungere al palmares della casa svedese. C’è ancora spazio per sognare con motori che ruggiscono e piloti che sfidano la fisica. La Koenigsegg Jesko lo ha appena dimostrato, lasciando un segno indelebile nell’asfalto di Dunsfold Park.