Un dispositivo elettronico ha fatto parlare di sé per numeri impressionanti: in un solo anno ha fotografato oltre 64mila auto in eccesso di velocità.
Muoversi per le strade italiane è diventato come muoversi in un percorso di guerra. Tra sanzioni rafforzate, autovelox in agguato, e ricorsi sempre più difficili, il panorama è realmente difficilissimi. Ma ci sono zone d’Italia dove una situazione già di per sé difficile rischia di diventare davvero insostenibile.
Percorrere la statale 101 tra Lecce e Gallipoli, per esempio, richiede attenzione particolare. Nel tratto di Collemeto, frazione di Galatina, un autovelox sta terrorizzando l’intera provincia. I dati del 2023 raccontano una storia horror: 64.427 contravvenzioni emesse. Ogni singolo giorno, 176 automobilisti hanno ricevuto una multa per aver superato il limite dei 90 km/h. Il dispositivo non perdona nemmeno chi supera la soglia di 5 chilometri orari.
Un tesoretto da 5 milioni
Le cifre in gioco sono notevoli. Il Comune di Galatina ha incassato quasi 5 milioni di euro dalle multe. Il comandante della Polizia Locale Luigi Tundo ha spiegato i piani per questi soldi: “Investiremo 2,5 milioni in sicurezza stradale. Nuova segnaletica orizzontale e manutenzione delle strade sono le priorità”. Una parte consistente serve per gestire l’apparecchiatura: noleggio, notifiche, personale.
La realtà nasconde sfumature diverse. Un’indagine dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale ha rivelato uno scenario comune a molti comuni italiani. I soldi delle multe finiscono spesso nel bilancio generale. Gli uffici li utilizzano per coprire spese ordinarie, stipendi, manutenzioni varie. La trasparenza nell’uso di questi fondi resta un punto interrogativo.
L’autovelox di Collemeto rappresenta un caso emblematico. Il dispositivo funziona 24 ore su 24, immortalando chiunque prema troppo sull’acceleratore. I social network pullulano di commenti: c’è chi difende la sicurezza stradale, chi protesta per le multe anche minime.
La questione divide l’opinione pubblica: gli amministratori locali parlano di prevenzione e sicurezza. I cittadini vedono uno strumento per rimpinguare le casse comunali. Il Comune promette di ridurre i costi di gestione, mentre le contravvenzioni continuano ad accumularsi.
La statale 101 è diventata un caso nazionale. Gli automobilisti hanno imparato a rallentare in quel tratto specifico. Un attimo di distrazione può costare caro. Il dispositivo non fa distinzioni: auto private, mezzi commerciali, pendolari abituali. Tutti devono rispettare il limite.
I numeri di Collemeto sono da record. Nessun altro autovelox in Italia ha raggiunto simili risultati. Il dispositivo continua il suo lavoro silenzioso, giorno dopo giorno. Per gli automobilisti salentini resta una sola scelta: guidare con prudenza o mettere mano al portafoglio.
La strada che collega Lecce a Gallipoli nasconde questa insidia tecnologica. Un occhio elettronico che non si stanca mai di controllare, multare, sanzionare. Un esempio di come la tecnologia possa influenzare la vita quotidiana di migliaia di persone. E non per il meglio, certamente non solo per ragioni di sicurezza e prevenzione.