La scure delle assicurazioni si abbatte sulle donne neopatentate. E’ quanto emerge dal rapporto del’Ivass sulle tariffe Rc auto, sempre più care per il gentil sesso.
Il rilevamento compiuto dall’istituto che ha sostituito l’Isvap da gennaio 2013 è il secondo dalla sentenza della Corte di giustizia europea sul pari trattamento da riservare a uomini e donne nella sottoscrizione di polizze assicurative.
E come era facilmente intuibile, anziché diminuire quelle dei profili maschili si è pensato bene di ritoccare all’insù quelle delle donne.
Se sei neopatentata, guidi una piccola auto da 1.3 litri di cilindrata e assicuri per la prima volta il mezzo con una classe d’ingresso iniziale, il rincaro rilevato in 12 mesi è stato valutato nel 12%. Non c’è che dire, tanto più se si mettono in conto le cifre astronomiche richieste dalle compagnie.
Il corrispondende profilo maschile, invece, ha subito un abbassamento delle tariffe pari al 6.4 %. A pensar male spesso s’indovina, così non viene difficile immagina come si sia coperta la diminuzione praticata ai neopatentati maschi: con i maggiori introiti delle polizze stipulate dalle donne.
In un mercato dalla finta concorrenza come quello delle assicurazioni, dove ai proclami di risparmi con nuove formule assicurative “base” non segue quasi mai la realtà dei fatti, un altro aspetto dolente riguarda la localizzazione geografica.
Un decreto del governo Monti aveva provato a equiparare le tariffe da Aosta a Trapani, ma la lobby delle assicurazioni alla fine riuscì a evitare che passasse il provvedimento. Il risultato? A Napoli, un maschio di 55 anni con polizza bonus/malus in prima classe, paga mediamente 1.221 euro, ovvero, il 6% più del 2012, mentre lo stesso profilo a Bolzano o Aosta deve sborsare poco meno di 350 euro.
Non va meglio a quanti scelgono le due ruote per i propri spostamenti, visto che possedere uno scooter da 200 cc di cilindrata, costa fino al 12% in più rispetto a un anno fa, mentre il rincaro per le donne è stato valutato nel 10%. In soldoni, chi abita a Napoli paga 1.033 euro, mentre a Roma sono 531.