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Rc auto, azzerati gli aumenti: così la paghi la metà

Esiste un modo legale per dimezzare il costo dell’assicurazione auto, proprio ora che i prezzi stanno toccando cifre mai viste prima.

Il 2024 si è aperto con una brutta sorpresa per gli automobilisti italiani. Le assicurazioni costano sempre di più, e non si tratta di piccoli aumenti. Il premio medio è schizzato a 656 euro, con un rincaro del 6% che pesa come un macigno sulle tasche degli italiani. Ma non tutti pagano lo stesso prezzo.

Rc Auto a metà prezzo – allaguida.it

Le differenze tra città e regioni sono enormi, quasi assurde. Un milanese spende in media 285 euro per assicurare la sua auto. Un napoletano, per la stessa copertura, ne spende quasi quattro volte tanto: 1.120 euro. Come se guidare a Napoli fosse quattro volte più pericoloso che guidare a Milano.

La soluzione è più semplice di quanto sembri

Il trucco sta tutto nel sistema bonus-malus, un meccanismo che premia chi guida con prudenza. È come un gioco a premi, dove ogni anno senza incidenti vale oro. Si parte dalla classe 14, e piano piano si sale. O meglio, si scende con i prezzi. Chi non fa incidenti scala posizioni, e il premio si abbassa. Anno dopo anno, il risparmio diventa consistente. Tanto che dopo qualche anno di guida prudente il conto può davvero dimezzarsi.

Attenti alla clausola bonus malus – allaguida.it

Le compagnie assicurative usano modelli matematici complicati per decidere quanto farci pagare. Guardano tutto: che auto guidiamo, quanti anni abbiamo, dove viviamo. Ma soprattutto guardano come guidiamo. E qui sta il bello: la prudenza paga, letteralmente.

Il problema è che non tutti partono alla pari. La Campania resta la regione più cara, con premi medi di 1.102 euro. Il Friuli Venezia Giulia, invece, se la cava con 431 euro. È come se esistessero due Italie diverse. Una dove assicurarsi è un lusso, l’altra dove i prezzi restano ragionevoli.

Le cause sono tante. L’inflazione fa aumentare i costi delle riparazioni. I ricambi costano sempre di più. Poi c’è il problema delle auto che girano senza assicurazione, circa il 6%. E non dimentichiamo le truffe: più di un quarto degli incidenti sospetti nasconde una frode. Tutto questo fa salire i prezzi per tutti.

La personalizzazione della polizza può fare la differenza. Via le garanzie che non servono, sì a quelle utili. Anche giocare con franchigie e massimali può aiutare a risparmiare. Ma la vera chiave resta la classe di merito. È come un certificato di buona condotta: dimostra alle compagnie che siamo guidatori affidabili.

Certo, la residenza resta un fattore pesante. Chi vive in certe zone paga di più, e non c’è molto da fare. È un divario che riflette le differenze economiche del paese. Ma con un po’ di pazienza e tanta prudenza, il risparmio è possibile. Basta qualche anno senza incidenti, e il premio può davvero dimezzarsi. Come una ricompensa per chi sa guidare con la testa.

Antonio Pinter

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Antonio Pinter