Chi la possiede in garage ha un vero e proprio reperto d’auto d’epoca, poiché si tratta di una vettura la cui produzione è stata dismessa da decenni ma per molti si distingue per essere davvero… brutta.
In generale ciò che giunge dal mercato statunitense è apprezzato nel Vecchio Continente. I prodotti che commercializzano gli Stati Uniti tendono a essere un successo sia perché all’avanguardia sia perché corrispondenti ai desideri dei clienti, i cui gusti e preferenze vengono studiati con estrema attenzione.
Una delle vetture considerate di meno successo e ormai da anni fuori dal mercato fu prodotta dall’AMC, – American Motors Corporation – marchio che dopo varie fusioni ed evoluzioni ha chiuso i battenti. L’auto in considerazione è la Gremlin, una vettura subcompact, prodotta dall’azienda dal 1970 al 1978. La sua messa in produzione già nacque da una situazione di svantaggio. In quel periodo l’AMC viveva un’epoca di difficoltà e mancavano i fondi necessari per sviluppare un nuovo modello. Al contempo bisognava mostrarsi attivi sul mercato per non sparire.
Perciò l’idea della dirigenza fu quella di prendere come riferimento il pianale di un’automobile appena lanciata, ovvero l’AMC Hornet, con l’unica modifica relativa alle dimensioni. Queste si accorciarono. Alla Gremlin per caratterizzarla fu data una coda tronca, meglio nota come coda di Kamm. La parte anteriore della vettura, invece, così come il cruscotto era invece identico al modello preso di riferimento. Per i passeggeri viaggiare all’interno di una Gremlin non era gran cosa, poiché lo spazio posteriore risultò particolarmente ridotto. La proposta finale, inoltre, fu limitata a un solo tipo di carrozzeria, berlina e due portiere.
Considerato che la Gremlin finì per essere una vettura ricavata dal prototipo di una di dimensioni maggiori, rispetto alle concorrenti aveva delle caratteristiche leggermente diverse. Ad esempio, il motore era più grande così come i propulsori risultavano più potenti.
Per tale ragione alla guida risultava avere delle possibilità di velocità superiori alle concorrenti di quel momento ovvero la Chevrolet Vega, la Volkswagen Maggiolino piuttosto che la Ford Pinto e la Toyota Corona, che andavano per la maggiore. Su questo punto l’AMC giocò molto in termini di pubblicità, sottolineando che a parità di prezzo il modello Gremlin aveva caratteristiche migliori rispetto alle vetture concorrenti.
I motori proposti, infatti, erano diversi: sei cilindri da 3,8 L e 92 CV di potenza; sei cilindri di linea da 4,2 L e 96-112 CV; V8 da 5 L e 122 CV; quattro cilindri in linea Audi da 2 L e 81 CV. Il motore era predisposto sulla parte anteriore. La trazione su quella posteriore, con cambio manuale a tre/quattro rapporti o anche automatico a tre velocità. Insomma nella meccanica si trattava di un’auto molto promettente. Ma dal 1970 al 1978 se ne produssero soltanto 671.475 esemplari, fino a essere dismessa dal mercato delle vetture.