Range Rover, un brand ormai leggendario che torna come davvero in pochi si sarebbero aspettati. Vettura da paura.
Non parleremo dei marchi iconici arcinoti come Ferrari o mercedes, Porsche o Lamborghini, Alfa Romeo o BMW, ma anche il brand targato Range Rover ha contribuito attivamente, nel corso degli anni, a divenire unico nel suo genere. per quantità, considerando i tanti modelli presentati sul mercato, e qualità.
Adesso sembra arrivato il momento di una nuova versione che fa tremare anche i giganti dell’automotive, visto e considerato che i dettagli di tale novità sono pronti a fare la differenza in un mercato tanto feroce quanto alla portata della società Land Rover, che di storia automobilistica ne ha veramente tanta alle spalle e davanti. Vediamola insieme.
Amsterdam, 30 aprile 1948. All’alba di un dopoguerra drammatico, durissimo e martoriato, che ha lasciato soltanto i resti di un’Europa distrutta, nasce un veicolo estremamente innovativo. E’ dotato di trazione integrale, non una banalità per l’epoca, e può attraversare strade anche molto accidentate, limitanti e assai complesse da gestire anche per il conducente più esperto. Il nome associato a tale auto è Land Rover, della casa costruttrice Rover. Oggi è un’azienda straordinaria conosciuta in tutto il mondo. Una casa costruttrice automobilistica inglese, specializzata nella produzione di vetture fuoristrada e SUV.
Rover fa parte del gruppo Jaguar Land Rover, di proprietà del costruttore indiano Tata Motors. Quello che sembrava essere un veicolo fine a sé stesso, a partire dal ’78 diventa un’azienda. Non in molti sanno che il primo veicolo del brand inglese, disegnato da Maurice Wilks, fu ispirato ai mezzi Jeep. Quest’ultimi erano davvero pionieri assoluti in questo campo dell’automobilismo. Le vetture Jeep erano utilizzatissime dagli americani durante la seconda guerra mondiale.
Ecco perché per la prima creatura dei britannici venne preso spunto dalla struttura progettuale di una Willys MB Jeep. Cosa rendeva unici questi modelli? Le caratteristiche di robustezza e semplicità, che portarono addirittura le forze militari inglesi a farne costante uso e ad affiancarli alle Austin Champ. E così, piano piano, Land Rover si fece spazio all’interno del già ferocissimo mercato dell’automotive. Al passo con la storia, sulla strada della gloria e nel percorso che portava al successo. E, che ci vogliate credere o meno, era solo l’inizio di un traguardo straordinario dietro l’altro.
Sono passati circa trent’anni da quello che appariva elegantemente come un sogno tutto inglese di dominare un settore in cui gli Stati Uniti erano ampiamente padroni. Land Rover fiuta facilmente il suo segmento di appartenenza. E’ attirata dal successo che la costruzione di mastodontici fuoristrada gli porta. Ma nessuno può rimanere sempre seduto nella stessa casa, per quanto comoda e confortevole. Figurarsi se questo può valere per un’azienda.
E infatti, Land Rover capta la grande opportunità di fare qualcosa di ancora più speciale. Non esce dal settore dei fuoristrada, ma anzi si specializza sempre di più. Negli anni settanta, infatti, il marchio britannico lancia il primo fuoristrada di lusso della storia: inizia l’epoca del Range Rover. La concorrenza degli Stati Uniti, ma anche e soprattutto del Giappone con la Toyota Land Cruiser e la Nissan Patrol, è fortissima.
Il Range Rover si rivela un successo unico, per non dire irripetibile. Viene così proposto anche in versioni sportive, il tutto per andare incontro alle straordinarie esigenze dei clienti più facoltosi. Ne sono state prodotte cinque serie, divisibili in:
Range Rover continua a regalare enormi soddisfazioni a Land Rover, che ha deciso recentemente di ampliare la gamma. Ha introdotto infatti la Range Rover Sport SV. Questo modello, quantomeno inizialmente, sarà offerto solamente nell’esclusiva versione di lancio SV Edition One. Sarà riservata ad una clientela selezionata. Il suo prezzo, stando sempre all’allestimento in questione, è di almeno 213mila euro. Stando al marchio inglese, si tratterà della Range Rover Sport più potente di sempre. Ma non è il solo dettaglio che giustifica una spesa effettivamente colossale. Sotto il cofano troviamo un motore a benzina V8 biturbo 4,4 litri, dotato della tecnologia Mild Hybrid. E’ capace di erogare fino a 635 Cv di potenza massima (60 cavalli in più rispetto al modello precedente).
Il cambio è automatico e detiene otto rapporti. Può andare da 0 a 100 in 3,8 secondi, con una velocità massima di 290 chilometri orari. Land Rover mette a disposizione una serie di opzioni che permettono di arrivare a ridurre il peso vettura fino a 76 chilogrammi. A partire dai cerchi da 23 pollici in fibra di carbonio, freni in carboceramica e del cofano motore in fibra di carbonio. Non manca e non può mancare per questa versione Sport un look aggressivo. Spiccano in tal senso tanti dettagli, sempre in fibra di carbonio, come il cofano motore. Senza dimenticare i quattro terminali di scarico che permettono di variare il sound del motore in base alla modalità di guida selezionata. Anche l’assetto avrà il suo perché in questa speciale versione.
Ciò ha notevolmente migliorato la dinamica di guida. Spicca la presenza del sistema di sospensioni 6D Dynamics, che combina ammortizzatori idraulici interconnessi, molle pneumatcihe regolabili in altezza e controllo del beccheggio semi-attivo. Ciò permette di ridurre in maniera importante beccheggio e rollio. Tornando alle modalità di guida, a seconda di quella selezionata può cambiare anche l’altezza da terra. Di serie troviamo la trazione integrale intelligente, le quattro ruote sterzanti, il torque vectoring e il differenziale autobloccante posteriore attivo.
Questo modello monta anche pneumatici Michelin Pilot Sport All Season 4. E l’abitacolo? All’interno troviamo nuovi sedili SV Performance, con tanto di appoggiatesa integrati. Non manca il nuovissimo Body and Soul Seat (BASS). Quest’ultimo permette agli occupanti dei sedili anteriori di poter disporre di un’esperienza audio di altissimo livello. All’interno dei sedili sono presenti alcuni dispositivi che trasformano il suono in vibrazioni che scorrono nello schienale, con una sensazione sonora straordinaria. Tanto del merito va all’impianto audio meridian Signature Sound System da 29 altoparlanti. A livello di infotainment, poi, non può mancare l’ultima versione del Pivi pro con display da 13,1 pollici, capace di integrare l’assistente vocale Alexa.