Nonostante le moderne tecnologie, il mercato internazionale offre ancora delle automobili moderne dotate di freni a tamburo.
I sistemi frenanti più famosi della storia sono senza dubbio i freni a tamburo, la loro origine risale infatti al 1902 grazie all’imprenditore Louis Renault. Ciò che sorprende maggiormente è il fatto che gli attuali freni a disco siano stati inventati sempre nel 1902, ma da un ingegnere inglese chiamato Frederic Wilhelm Lanchester. Per quanto riguarda l’invenzione di Louis Renault, lui riuscì a superare la concorrenza inventando un innovativo sistema frenante. Quest’ultimo sfruttava infatti le ganasce dei freni per premere contro il tamburo.
Va inoltre ricordato che i primissimi freni per automobili erano totalmente meccanici, per azionarli occorreva quindi la forza muscolare umana. Nel corso degli anni, però, i famosi freni a tamburo sono stati progressivamente sostituiti dai moderni freni a disco.
La storia dell’automobilismo è costellata di veicoli dotati di freni a tamburo, ne sono stati infatti prodotti milioni per molti decenni. Il loro grande successo è dovuto soprattutto all’alta resistenza e alla formidabile robustezza. Tuttavia, hanno dei problemi non trascurabili, alcuni dei quali riguardano l’elevata temperatura. In modo particolare, questo sistema frenante non garantisce una buona dispersione del calore. E non solo: talvolta i freni a tamburo possono addirittura incepparsi e, di conseguenza, aumentare ulteriormente la temperatura dei freni. Tutto questo fa ovviamente diminuire la sicurezza stradale. Oggi, la maggior parte dei veicoli possiede fortunatamente i moderni freni a disco, i quali utilizzano la forza del vento per dissipare il calore.
In realtà, i freni a tamburo non sono scomparsi del tutto, ci sono infatti alcune automobili che continuano ad utilizzarli. Un esempio è la Volkswagen ID.4 AWD Pro S Plus, che è un veicolo elettrico da oltre 54.000 euro. Nonostante l’altissimo costo e le varie tecnologie all’avanguardia, questa meravigliosa automobile utilizza un sistema frenante dotato di freni a tamburo nelle ruote posteriori. Per quale motivo ci sono ancora questi freni? Le motivazioni sono semplicissime: i moderni freni a disco non riescono ad essere efficienti al 100% sui veicoli elettrici. E non solo: quando l’automobile non viene utilizzata spesso i dischi dei freni rischiano di arrugginirsi, poiché sono maggiormente esposti all’ambiente esterno.
Ad ogni modo, il motivo principale è l’incompatibilità con la frenata rigenerativa presente nelle automobili elettriche. Per questo motivo, la Volkswagen ha deciso di inserire i freni a tamburo nelle ruote posteriori sul modello ID.4. In realtà, la casa automobilistica tedesca ha voluto creare un equilibrio tra i due differenti sistemi frenanti, installando nella parte anteriore i freni a disco e in quella posteriore i freni a tamburo. Un altro aspetto da non trascurare è quello economico: i freni a tamburo sono molto più longevi ed economici rispetto ai colleghi a disco.