Questa tecnologia fu montata sulla Renault Fuego negli anni Ottanta, oggi la possiedono tutte le auto: davvero impensabile

Oggi ogni casa produttrice cerca sempre qualcosa di innovativo, ma forse in pochissimi sanno a quando risale un optional ormai indispensabile

Renault Fuego
Renault Fuego, la coupé anni Ottanta rivoluzionò il mondo (Instagram)

Il momento di grande crisi dell’automotive continua. Le vendite, in ogni parte del mondo, sono diminuite in maniera molto sensibile in questo 2024 rispetto a soli 12 mesi fa. Non è solamente una problematica italiana, ma tutti i brand in tutto il mondo devono fare i conti con questa grande diminuzione.

Anche i grandi brand come Volkswagen, Renault e Fiat (compresa all’interno della holding di Stellantis che sta vivendo un periodo complesso) devono fare i conti con la cruda realtà. I prezzi delle auto sono lievitati enormemente negli ultimi anni e i clienti preferiscono affidarsi ad un usato piuttosto che spendere cifre esorbitanti per un nuovo veicolo. E poi l’elettrico, sul quale quasi tutte le case produttrici hanno puntato fortemente, non sta dando i risultati sperati.

La Renault Fuego e quell’idea che cambiò le auto per sempre

Renault Fuego
Gli interni della Renault Fuego (Instagram)

Le auto odierne sono sempre più tecnologiche e c’è una vera e propria gara su chi trova un miglioramento o un optional differente rispetto al suo competitor che possa offrire qualche agio in più ai propri clienti. Chi è sempre un passo avanti rispetto agli altri in quest’ottica è sicuramente Elon Musk che ha ufficialmente presentato la sua nuova incredibile idea che potrebbe rivoluzionare il mondo: i robotaxi.

Ci sono però state delle vere e proprie invenzioni che hanno totalmente cambiato l’approccio all’auto. Una di queste l’ha avuta la Renault Fuego. Si tratta di un’innovazione che oggi ci sembra basilare ma che ai tempi, negli anni Ottanta, fu una vera e propria idea rivoluzionaria. Innanzitutto va detto che la Renault Fuego era una coupé a due porte e quattro posti che era stata sviluppata sulla base della Renault 18. Progettata da Robert Opron un’intera generazione restò senza parole per questa automobile che con una lunghezza di poco più di 4 metri e 30 è ben proporzionato e molto attraente. Sicuramente la sua linea sportiva la faceva apprezzare maggiormente ai giovani, avendo un aspetto molto brillante.

L’unica versione resa disponibile sul mercato era la 2.0 GTX da 110 CV, ma la vera e propria innovazione fu la chiave dotata di telecomando. Oltre agli alzacristalli (finestrini) elettrici, era infatti dotata anche chiusura elettromagnetica delle porte di serie. Una cosa che adesso è da considerarsi indispensabile per ogni auto, ma che all’epoca fu una vera e propria cosa rivoluzionaria. Il veicolo aveva un  unico pulsante centrale che permetteva di chiudere le porte e una luce rossa che indicava che il telecomando era in azione.

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