Molti si stupiscono, ma ci sono modelli che fanno la differenza: il vento che soffia da Oriente è fortissimo, lo dimostra questa micro-car
C’è chi la teme e chi la apprezza, ma la poderosa ascese dai produttori cinesi di auto anche nel resto del mondo, Europa in particolare, è un dato di fatto. Merito di una tecnologia che si è evoluta, passando dalla semplice ‘copiatura’ a idee proprie. Merito anche dei prezzi e lo dimostrano di dati di vendita di questa micro-car cabrio, un vero successo.
Bastano i dati del mercato per capire meglio. Alla fine del 2022 la Cina aveva prodotto il 35% delle auto elettriche esportate a livello mondiale. Inoltre il suo mercato interno ha totalizzato il 62% delle vendite globali di veicoli elettrici. Una cresccita confermata anche dai primi mesi del 2023.
Nel primo trimestre dell’anno, con un incredibile+80%, la Cina ha superato anche il Giappone quale maggiore esportatore di automobili al mondo. Così le stime degli addetti ai lavori prevedono a fine anno 4,4 milioni di vetture vendute all’estero dalle aziende cinesi e almeno 1,3 milioni saranno elettriche.
Significa praticamente il doppio rispetto al 2022. Ma non solo: nel 2023 la produzione di auto complessiva in Cina passerà dai 10,3 dello scorso anno a 23,8 milioni secondo i dati diffusi da dati Oica, l’organizzazione internazionale dei produttori.
Fino ad oggi i marchi cinesi attivi in Europa sono 26, come confermano le analisi di Jato Dynamics, ma nel primo semestre 2023 hanno venduto ‘solo’ lo 0,66% del mercato. Entro la fine di dicembre però dovrebbero arrivare all’1,5% e questo si deve anche alla tecnologia elettrica.
Perché in effetti la ricerca in Cina ha prodotto anche soluzioni alternative. Come ad esempio sulle auto elettriche la tecnologia EREV (sigla che sta per Extended-Range Electric Vehicles). Una soluzione che prevede un motore elettrico ma anche un generatore a bordo per ricaricare la batteria quando è esaurita. Il guidatore in caso di necessità può utilizzare gli impianti di carburante e soprattutto la batteria dell’EREV è più piccola e rimane anche più stabile in condizioni climatiche estreme
Un esempio concreto della ricerca cinese nelle elettriche da città? La compattissima Wuling Hongguang Mini EV che in Italia conoscono ancora in pochi. Ma se ti dicessi che è il secondo modello più venduto al mondo nel 2022?
Nasce da un progetto tra Wuling Motors, General Motors e SAIC Motors, che in Europa è conosciuto in realtà per il marchio MG. In assoluto lo scorso anno è stato il modello più venduto in Cina. Un’auto che possiamo paragonare a quadricicli come la Citroen AMI o la neonata Fiat Topolino, ideate espressamente per la città e per un pubblico mediamente giovane, ma con linee e soluzioni decisamente interessanti.
Omologata per quattro passeggeri le dimensioni della Wuling Hongguang Mini EV sono compattissime: lunghezza tra 2,92 e 3,06 metri, larghezza tra 1,49 e 1,52 metri e altezza tra 1,60 e 1,65 metri per un passo di 1,94 metri. L’aspetto è molto squadrato e rigido, quasi un cubo in movimento.
Sul frontale spicca la calandra nera carenata che si sviluppa in in due fari grandi e squadrati. Nella mascherina, sotto il logo Wuling, è piazzata la presa di ricarica per l’auto mentre nella parte bassa abbiamo una presa d’aria studiata perr il raffreddamento della batteria. Curiosa la scelta della portiera, unica, che prende l’intera lunghezza della vettura.
La parte posteriore è molto verticale, con un lunotto molto ampio e una fascia orizzontale nera che ingloba fari squadrati. In tutto questo però, il bagagliaio è minimal anche se abbattendo i sedili posteriori su superano i 700 litri. Ma la versione più accattivante è certamente la Convertible, una cabrio da soli due posti e linee estetiche decisamente interessanti
Negli interni, nessuno schermo per l’infotainment e un quadro strumenti digitale essenziale. I comandi sono al centro della plancia a partire da quello della climatizzazione manuale. E la pedaliera? Ha una soluzione decisamente originale: simbolo – sul freno e + sull’acceleratore. Inoltre di serie troviamo anche l’ABS con EBD, attacchi Isofix e sensori di parcheggio posteriori.
Micro-car elettrica, dicevamo, e in effetti anche questo è uno dei punti di forza per Wuling Hongguang Mini EV. La piattaforma di partenza è la Global Small Electric Vehicle, che utilizza un pianale con motore a trazione posteriore.
Di base Mini EV è spinta da un motore da 20 CV e 85 Nm abbinato ad una piccola batteria da 9,2 kWh. L’autonomia complessiva quest’accoppiata motore-batteria è di 120 km. Ma è disponibile anche una versione con una batteria più grande, da 13,8 kWh, che aumenta di 7 CV il motore. In questo caso l’autonomia con la batteria maggiorata arriva a 170 km con una sola ricarica.
Come, succede spesso con le auto in arrivo dalla Cina però a fare la differenza è il prezzo che in patria ha fatto largamente la differenza. Il modello base è venduto per una cifra pari a circa 4mila euro, mentre la cabrio arriva a poco più di 5.500 euro.
Quindi la domanda finale è una sola: la Wuling Hongguang Mini EV arriverà anche in Italia? Al momento in realtà non ci sono annunci ufficiali da parte della Casa ma ormai è chiaro che il futuro è sempre più indirizzato su questi costruttori. Sempre che la crisi non si abbatta anche anche sull’industria cinese.