La Mercedes è diventata il sogno di tantissimi giovani, grazie ad un design moderno e prestazioni top. Occhio al modello equipaggiato da motori Renault.
Se il vostro primo pensiero è stato quello relativo ad una partnership nata in pista siete fuori strada. I motori Renault, infatti, nella categoria regina del Motorsport hanno, in passato, equipaggiato i rivali della Red Bull Racing. La Mercedes si è sempre prodotta in casa le Power Unit, passandoli anche ad altri team come McLaren, Aston Martin e Williams.
In termini di prodotto la Mercedes ha dato sempre sfoggio della sua eleganza in ogni modello della gamma. La percezione delle vetture della Stella a tre punte è molto cambiata nel corso degli ultimi tempi. In passato, infatti, il DNA della casa di Stoccarda si identificava nelle ammiraglie Classe E, oltre a coupé di lusso. L’operazione svecchiamento è iniziata con il lancio della Classe C e dei modelli più vicini alla fascia media.
La casa di Stoccarda ha, comunque, mantenuto intatto il suo fascino, nonostante non crei più vetture solo per facoltosi adulti o addirittura anziani. La Classe A è diventata molto popolare tra i giovani, grazie ad un design modernissimo. L’entry level della casa di Stoccarda è diventata una vettura molto desiderata anche per le prestazioni super affidabili. La serie W176 ha segnato un primo passaggio ad una concezione di sportività autentica, mentre la prima gen e la seconda gen avevano più il look di city car.
La prima serie (W168) fu introdotta nel 1997 e una seconda (W169) nel 2004. Erano vetture alte, comode e che, in termini di volumi di vendita, hanno rappresentato un successo. L’idea dei monovolumi, pian piano, è uscita di moda, dando la spinta decisiva ai designer di puntare, dal 2012, al mercato delle due volumi della fascia del segmento C premium, ossia quello delle Audi A3 e BMW Serie 1. E’ nata una sfida interna tutta tedesca che è proseguita con la presentazione, in occasione del Salone di Ginevra del 2018, della W177.
Mercedes – Renault? Fan senza parole
La quarta serie della Classe A ha puntato ad un maggiore comfort dei passeggeri, risultando più lunga di 11 cm. Gli elementi della precedente gen sono stati confermati, ossia una vettura a passo corto e con coda tronca. Il passo, rispetto alla W176, è stato allungato. La novità più grande risiede sotto il cofano. La vettura ha rappresentato una novità assoluta per i puristi, a causa della collaborazione con il Gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi.
L’ultima serie della Classe A ha messo in prima linea motori provenienti dal colosso franco-nipponico, in particolare il 1.5 a gasolio e il 1.3 a benzina. La Classe A e la Classe B hanno, al debutto, vantano motori di fabbricazione Renault. In particolar modo il 1.5 diesel della casa francese ha fatto scalpore. La collaborazione non è durata tantissimo. La partnership si è già interrotta e la vettura è stata proposta con nuovo motore 2.0 Diesel da ben 116 cavalli.
La coppia massima è stata incrementata da 260 a 280 Nm, in aggiunta ad un nuovo cambio automatico a doppia frizione, con ben otto rapporti a disposizione. Tutto e bene quel che finisce bene? Non troppo perché il nuovo motore diesel 2.0 ha portato ad emissioni di CO2 molto più elevate ed il prezzo della vettura è cresciuto in modo sensibile.