Il campione francese ha annunciato la separazione, che forse potrebbe dare una svolta alla sua carriera.
Fabio Quartararo sta vivendo una stagione complicatissima. Dopo la vittoria del titolo nel 2021, le sue prestazioni sono gradualmente calate parallelamente a declino della Yamaha. Nono in classifica con zero vittorie all’attivo ed un solo podio, da terzo, negli Stati Uniti.
Complice anche un exploit di Ducati, che sta dominando la scena da un anno e mezzo, la Yamaha non è più riuscita a stare in auge nel mondiale di MotoGp. Una moto poco prestazione sia nei rettilinei, da sempre punto forte di Ducati, sia nei tratti guidati, dove le moto giapponesi fanno molta fatica.
Le difficoltà di Quartararo, tuttavia, vanno anche aldilà della pista. Il campione francese si è separato dal suo storico manager Eric Mahè, con il quale lavorava da otto anni. L’annuncio è arrivato tramite i profili social del pilota, che ha dichiarato di aprire una sua agenzia di rappresentanza per poter controllare autonomamente la sua carriera.
Certo le tempistiche sorprendono. La separazione è arrivata con effetto immediato nel bel mezzo del weekend di gara italiano, al Mugello. La scelta di auto-rappresentarsi non è una novità: già i fratelli Marquez hanno intrapreso questa avventura creando nel 2022 una propria società che gestisce gli interessi sia di Marc che di Alex.
Quartararo, sempre peggio: arriva la separazione dal suo storico manager
Fabio Quartararo ha annunciato il termine del suo rapporto lavorativo con Eric Mahè, storico manager che lo accompagnava da otto anni. L’annuncio, pubblicato sui suoi canali social, ha stupito tutti per le tempistiche: nel ben mezzo del weekend di gara al Mugello.
“Dopo più di sette anni la nostra collaborazione finisce. Abbiamo vissuto momenti belli e difficoltà, il tuo lavoro è sempre stato di prim’ordine. Ti auguro il meglio per il tuo futuro”, ha scritto Quartararo.
Una scelta disperata, forse, quella di Quartararo, nel tentativo di dare una svolta alla sua carriera dopo due stagioni in declino. Se l’anno scorso, infatti, lui era il principale candidato a battagliare con Bagnaia, senza però riuscirci, quest’anno il suo mondiale è anonimo. Yamaha non gli ha fornito una moto competitiva e lui è completamente annebbiato dalle difficoltà.
Chissà che questa scelta non possa fargli bene, magari per tornare a lottare per un posto sul gradino più alto del podio e l’eventuale titolo mondiale. Potrebbe fare bene all’intero movimento MotoGp.