Lascia la sua vettura nello stesso posto per quarant’anni: la storia di un’auto che ha conquistato l’attenzione di tutti
E se un giorno un vicino decidesse di lasciare la propria vettura fuori dalla tenuta e di non utilizzarla più? Questo è quanto è avvento in una cittadina italiana, dove un signore ha deciso di “parcheggiare” la sua auto nello stesso posto per quarant’anni: ecco la storia dietro il gesto dell’uomo.
Molte persone ogni giorno utilizzano un’auto per andare a lavoro oppure in università o ancora per accompagnare i propri figli a scuola. Le vetture possono infatti semplificare la vita di tutti i giorni. Tuttavia, per qualcuno la propria non era così necessaria. Infatti, dopo aver parcheggiato la sua auto in un posto di fiducia, non l’ha più spostata. Ecco la storia, forse assurda, di una vettura “dimenticata” dal proprietario che diventa un elemento iconico.
Abbandonata per quarant’anni: la vettura diventa iconica
Comprare un’auto e poi non utilizzarla e lasciarla ferma nello stesso posto per quarant’anni. A molti sembrerà assurdo ma non deve essere stato così per il protagonista della storia. Correva l’anno 1974 quando Angelo Fregolent decise di parcheggiare la sua Lancia Fulvia, una delle auto più amate dell’epoca pur non essendo tra le più belle della storia del marchio, davanti alla sua attività commerciale a Conegliano, in provincia di Treviso. L’uomo, proprietario di un tabacchi, da quel momento non la ha più spostata più da quel luogo per anni. Il veicolo è diventato una vera attrazione turistica, nonché punto di riferimento per i turisti che l’hanno segnalata come tale su Maps, Angelo è stato intervistato anche dalla stampa britannica.
L’uomo ha rivelato di amare molto la sua auto e di averla parcheggiata lì in modo che i corrieri lasciassero i giornali nel bagagliaio. A causa dello scorrere degli anni e del meteo, la vettura si è rovinata. Sebbene sia diventata un simbolo, dopo diversi anni l’auto ha dovuto lasciare il suo luogo iconico ma per una bella ragione, ossia per essere sottoposta a un restyling. Dopo aver restaurato la parte esterna, la vettura è stata trasferita a Pordenone dove sono stati riportati all’antico splendore gli interni.
Il piano prevede che l’auto sia nuovamente osservabile dai cittadini e dai turisti nello stesso luogo che l’ha accolta per più di quarant’anni. Come riporta il Gazzettino, sul ritorno della vettura nel suo luogo originario si è soffermata la presidente del Cerletti: “La Fulvia è sempre stata accostata alla nostra scuola diventandone un simbolo e per questo sarei felicissima se venisse risistemata a pochi metri da dov’è stata per decenni”.