Sono bastati appena 2 minuti a questo ladro per poter rubare un’auto moderna. Ha usato immobilizer e le immagini sono eloquenti
Anche se le auto odierne possono vantare una maggiore sicurezza, azioni del genere avvengono quotidianamente. Questa volta ad essere rubata è stata una Toyota Fortuner e tutto il gesto criminale è stato ampiamente documentato da parte di una telecamera a circuito chiuso. Le immagini stanno facendo il giro del web, divenendo virali in pochissimo tempo. Il video che immortala il gesto mostra il ladro arrivare a bordo di uno scooter ed effettuare una manovra molto rapida.
Di fatto, gli sono bastati appena 2 minuti per poter scassinare la serratura dell’auto e per farla partire. L’uomo ha utilizzato Immobilizer, ossia un dispositivo elettronico che impedisce al motore di poter funzionare, tranne nel caso in cui venga utilizzato un telecomando che origina un codice corretto. Sembra che l’allarme sia, comunque, scattato, da come mostrano i fari che si accendono e si spengono, ma non c’è audio quindi non ci è dato saperlo per certo.
Il fatto è avvenuto a Kanpur, nell’Uttar Pradesh, dove la polizia ha sporto denuncia e sta approfondendo la questione. Il ladro ancora non è stato individuato, ma le immagini potrebbero aiutare nella ricerca. Oggigiorno, le auto che si trovano sul mercato sono dotate di immobilizzatori e altri diversi sistemi di sicurezza avanzati. Tuttavia sono maggiormente esposte ai furti, dato che si possono accendere con un semplice portachiavi che può essere duplicato.
I dettagli dell’accaduto
Basta il numero di identificazione del veicolo, ossia il VIN, e la scoperta del PIN di sicurezza per poter aprire e accendere il mezzo. Questi dati possono essere ottenuti da parte del concessionario, ma dopo che è stata dimostrata la proprietà del veicolo.
Tali informazioni, quindi, reperibili tramite delle azioni di contraffazione, possono permettere a chiunque di poter rubare un’auto. Al ladro in questione è bastato scattare una foto al VIN, per ricevere, poi, un collegamento tramite la concessionaria che gestiva il PIN.
Sono diversi i casi di questo genere che sono stati segnalati, avvenuti grazie all’opera di soggetti criminali in grado di poter rigenerare i codici in questione. In passato le tre serrature degli ingranaggi, del telecomando e dello sterzo, potevano scoraggiare i malintenzionati. Oggi, invece, tramite la tecnologia basta scovare i codici e il furto sarà più repentino e può dare molto meno nell’occhio. Solo nel 2022, in Italia , i furti sono saliti del 19% in un anno (Insurzina.com).