Quanto ci mette una F1 per passare da 0 a 100 km/h? Lo scatto è bruciante

Una monoposto di F1 è un concentrato di tecnologia massima. Ogni elemento è studiato per arrivare alle massime prestazioni in pista.

Le auto di Formula 1 sono il non plus ultra nel Motorsport e non c’è modo di non rimanere affascinati dalle forme aerodinamiche e dai dati sulla potenza. Negli ultimi anni le monoposto si sono evolute, riprendendo dei concetti che erano rimasti a prender polvere per 40 anni. Sono tornate le wing car e si è passati dal dominio targato Red Bull Racing a quello McLaren motorizzata dalle PU Mercedes. Nella massima categoria del Motorsport arrivano a lavorare i migliori tecnici e piloti al mondo.

Quanto ci mette una F1 per passare da 0 a 100 km? Lo scatto è bruciante
L’accelerazione delle F1 (Ansa) Allaguida.it

Le monoposto di F1 sono molto complesse a livello tecnologico e possono risultare anche molto pericolose. Basta un piccolo errore per ritrovarsi in ghiaia o contro un muro. Oggi l’età media dei piloti si è abbassata moltissimo, ma i rookie sono molto più preparati rispetto al passato, grazie ai simulatori. Una prova su tutte di talento la sta regalando Kimi Antonelli. Il bolognese ha esordito con gran classe al volante della Mercedes W16, riuscendo a non commettere errori. Le wing car hanno conservato i motori ibridi V6.

Le performance delle monoposto di F1

Una vettura che corre nel campionato di F1 ha un’accelerazione da brividi, potendo raggiungere i 100 km/h scattando da ferma in appena 1,7 secondi. Impiega circa 3 per arrivare a quota 200, mentre per toccare i 300 km/h ci vogliono 6 secondi. Tali performance hanno eguali nel panorama mondiale dell’automobilismo. In America le Indycar possono essere spinte a velocità di punta più alte, in particolar modo su ovali come Indianapolis, ma non hanno il medesimo livello di perfezione aerodinamica. Hamilton ha mandato un messaggio chiaro alla Ferrari.

Le performance delle monoposto di F1
I dati di una monoposto di F1 (Ansa) Allaguida.it

Un aspetto che contraddistingue le F1 è l’enorme carico aerodinamico che le monoposto sono in grado di sviluppare. Le moderne gallerie del vento permettono di creare dei bolidi impressionanti. L’impossibilità di effettuare test in pista o di sviluppare liberamente la power unit o l’auto durante il campionato, a causa del congelamento dei motori e del Budget Cap, ha limitato lo sviluppo ulteriore di questi gioielli, ma anche ridotto i costi. Un processo evolutivo inevitabile, anche perché molti team, nel periodo della pandemia, erano finiti in enormi difficoltà economiche. Nel 2026 cambieranno le regole in favore di motori con un 50% di parte termica e un 50% di parte elettrica.

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